
Montecarlo, Indy, Le Mans: solo la McLaren osa tanto. Nel 2027 saranno al via della maratona per tentare un magico tris

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Nel campionato del mondo di Formula 1 è la squadra da battere, con la MCL39 che rappresenta il punto di riferimento della categoria e la monoposto ideale per puntare alla vittoria del titolo piloti – con il team principal Andrea Stella che, nella seconda metà della stagione, dovrà gestire la possibile rivalità interna fra Oscar Piastri e Lando Norris –, e alla riconferma tra i Costruttori. Ma, oltre all'impegno nella serie iridata promossa da Liberty Media, a partire dal 2027 la casa di Woking proverà ad arricchire le propria bacheca con una Tripla Corona riservata ai vincitori, in una singola stagione, del GP di Montecarlo di F1, della 500 Miglia di Indianapolis e dalla 24 Ore di Le Mans.
Un obiettivo ambizioso per una realtà pronta a tornare nella classe regina del Fia World Endurance Championship con una hypercar Lmdh di ultima generazione. Una conferma ufficiale, in tal senso, è arrivata direttamente da Zak Brown, amministratore delegato di McLaren Racing, a poche ore dalla partenza di una 1.812 km del Qatar disputata, nello scorso mese di febbraio, sul tracciato di Losail. Una visita che, salvo sorprese, non potrà essere replicata nel fine settimana del 15 giugno, visto che la 93esima edizione della celebre maratona automobilistica francese organizzata dall'Aco si svolgerà in contemporanea con il decimo round stagionale (in terra canadese) del Mondiale di Formula 1.
Il marchio britannico, invece, avrà già una rappresentanza nella categoria Lmgt3, visto che anche quest'anno il team United Autosports è tra i protagonisti della serie cadetta con le 720S Evo affidate rispettivamente a James Cottingham, Grégoire Saucy e Sébastien Baud e a Darren Leung, Sean Gelael e a Marino Sato. Dopo l'anonimo settimo posto (di classe) di dodici mesi fa, la factory di Wakefield di proprietà dello stesso Brown e dell'ex pilota Richard Dean proverà a migliorarsi, magari fino a raggiungere il secondo podio stagionale dopo quello conquistato in Qatar. Solamente in seguito la casa di Woking, ormai prossima all'addio al campionato del mondo di Formula E, si concentrerà sulla fase di progettazione della vettura di categoria hypercar (Lmdh) sviluppata in collaborazione con Dallara. Un modello avveniristico ed estremo con cui la McLaren si presenterà ai nastri di partenza di un Mondiale Endurance che, all'inizio della stagione 2027, potrà contare su ben undici costruttori presenti nella classe regina, ciascuno con almeno due equipaggi presenti in ogni gara.
Nel caso del marchio britannico l'approccio con il Mondiale Endurance è stato ancora più romantico, visto che l'annuncio del rientro nella massima categoria della serie iridata è arrivato a trent'anni di distanza dalla prima e, almeno fino a questo momento, unica affermazione – ottenuta al debutto, sotto a una pioggia battente – sul circuito di La Sarthe. Un vero e proprio dominio, come testimoniato dalla presenza nella top five di ben quattro delle F1 Gtr-Bmw iscritte all'evento con i vincitori JJ Lehto, Yannick Dalmas e Masanori Sekiya (team Kokusai Kaihatsu Racing) che fecero la loro parte in vista del possibile raggiungimento della Triple Crown.