
Maratona nella tana del Leone. Peugeot ha una grande tradizione nella 24 Ore, dominata
per tre volte in due epoche diverse

Peugeot, il leone rampa con la sportiva in pillole: la E-208 GTi fa scintille

Peugeot, il leone rampa con la sportiva in pillole: la E-208 GTi fa scintille

Peugeot, la nuova belva E-208 GTi sfila alla 24 Ore di Le Mans
Dici 24 Ore di Le Mans e non ti può non venire in mente lei, la Peugeot. E sì, perché il costruttore francese, che sarà ai nastri di partenza il prossimo 14 giugno, alla mitica maratona della Sarthe può permettersi di darle del tu. Sono tre le edizioni vinte da Peugeot: la prima, indimenticabile, nel 1992 con tre ex piloti di F1 quali Derek Warwick-Yannick Dalmas-Mark Blundell che portarono al successo la 905, poi il trionfo del 1993. Quell’anno, Peugeot ha monopolizzato le prime tre posizioni, il tutto sotto l’occhio attento dell’allora team manager Jean Todt, che dopo poco approdò in Ferrari.
Per prima sul traguardo, passò la 905 di Gary Brabham-Christophe Bouchut-Eric Helary e fu un capolavoro tattico che è rimasto nella storia della 24 Ore di Le Mans. Dopo quella tripletta, Peugeot uscì dal Mondiale Prototipi per tornarvi nel 2007. Ed è nel 2009 che la Peugeot, condotta ai box dall’esperto Bruno Famin, ha occupato il gradino più alto del podio, facendo suo anche il secondo, con la vettura marchiata 908 guidata da altri tre ex F1 come David Brabham (fratello di Gary)-Marc Gené-Alexander Wurz. Seguì un’altra uscita di scena dal mondo dei prototipi, poi il gran ritorno nel 2023 con le vetture denominate Hypercar. Una sfida tecnologica di altissimo livello che vede Peugeot confrontarsi con i marchi automobilistici più importanti.
Per l’edizione 2025 della 24 Ore di Le Mans, le aspettative del costruttore francese sono alte. Lo scorso anno le due Hypercar Peugeot 9X8 hanno concluso in 11esima e 12esima posizione, nel 2023 era arrivato un bell’ottavo posto finale. Logico quindi aspettarsi qualcosa di più quest’anno. Nel campionato WEC, Peugeot ha conquistato la top 10 nella prima gara stagionale che si è tenuta in Qatar, sul circuito di Losail. L’equipaggio composto da Paul Di Resta-Mikkel Jensen-Jean Eric Vergne, al termine delle 10 Ore programmate ha firmato il nono posto rimanendo nello stesso giro dei vincitori. Un risultato di tutto rispetto che è stato ripetuto nel secondo appuntamento del campionato, a Imola. In quella occasione, con la durata della corsa di 6 Ore, nuovamente Di Resta-Jensen-Vergne si sono piazzati noni e sempre nel giro della Ferrari vincitrice. Nella terza prova di Spa, in Belgio, gara di 6 Ore, Peugeot ha mancato la zona punti per un soffio, piazzandosi 11esima con i soliti Di Resta-Jensen-Vergne arrivati in volata con la BMW decima piazzata. L’affidabilità sembra essere uno dei punti di forza di Peugeot che tra Losail, Imola e Spa ha visto l’equipaggio di punta concludere brillantemente tutte e tre le gare.
Il secondo equipaggio è quello formato da Stoffel Vandoorne-Maithe Jakobsen-Loic Duval. A Losail e Imola si sono piazzati 12esimi, purtroppo a Spa è arrivato il ritiro. Le tre corse del campionato WEC sono state un interessante banco prova per preparare al meglio la 24 Ore di Le Mans: «Stiamo facendo progressi», afferma Jean-Marc Finot, Senior Vice President di Stellantis Motorsport. «La nostra ultima gara a Spa-Francorchamps è stata molto incoraggiante, con una vettura affidabile e competitiva in qualifica e nelle prime fasi di gara. È stato gratificante per il team lottare tra i migliori. Questo fa ben sperare per Le Mans, dato che Spa e il circuito della 24 Ore presentano alcune somiglianze». Ottimista Olivier Jansonnie, Direttore Tecnico di Peugeot Sport: «Sì, siamo in una fase ascendente. In Qatar, abbiamo fatto una gara discreta nonostante qualche imprevisto. A Imola, la nostra preparazione è stata compromessa dal maltempo, rendendo il weekend difficile. A Spa, abbiamo piazzato entrambe le vetture in Hyperpole e abbiamo lottato per la top 5 nel primo terzo di gara».
Dunque, buone sensazioni in casa Peugeot. Ma come si affronta questa gara unica al mondo? Jansonnie ha le idee chiare: «La preparazione per Le Mans è basata sulla ricerca dell’affidabilità. Abbiamo iniziato lo scorso mese di dicembre, affrontando sessioni di sviluppo delle prestazioni all'inizio di quest'anno e poi c’è stata la preparazione sportiva. Le Mans è una gara molto specifica con un regolamento unico. Nel 2024, le condizioni non ci sono state favorevoli. Abbiamo commesso troppi errori durante le safety-car, nelle Slow Zone, eccetera, che hanno portato a penalità. Abbiamo fatto il debriefing e lavorato su tutti questi punti della gara dell'anno scorso. Sono dettagli, ma dato il ritmo serrato e la competitività, sono fondamentali». Cosa vuol dire per un marchio come Peugeot essere alla 24 Ore di Le Mans: «È paragonabile alle Olimpiadi o ai Mondiali di calcio in termini di notorietà», osserva Jean-Marc Finot. «Le Mans è il nostro mercato interno. Statisticamente, il 20% degli spettatori viene a Le Mans a bordo di una Peugeot».