Un tessuto Alcantara, marchio prestigioso del Made in Italy

Alcantara, dove la sostenibilità è un dogma. Boragno: «La coscienza ecologica di un'azienda si dimostra con i fatti»

di Antonino Pane
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MONACO - Green bisogna esserlo; non basta dirlo per sfruttare i vantaggi e magari non esserlo affatto. Si chiama greenwashing, ed è considerata la nuova frontiera del marketing, caratterizzata dal presentare una immagine aziendale accomodante e schierata a favore dell’ambiente per scalare posizioni nel gradimento del pubblico. Politiche aziendali che non piacciano a chi, invece, fa di tutto per consolidare la propria anima ambientalista. È il caso di Alcantara, un marchio prestigioso del Made in Italy che ha saputo conquistare un grande prestigio internazionale coniugando qualità e design. 

Alcantara ha dichiarato guerra al greenwashing. E lo ha fatto alla sua maniera mobilitando i massimi esperti internazionali per un simposio, che si terrà a Venezia il prossimo 1 ottobre, in collaborazione con l’Università internazionale Viu. “Uno studio della Ue - ha detto il presidente di Alcantara, Andrea Boragno - dice che il 42% dei messaggi sull’ambiente sono falsi o ingannevoli. In pratica c’è una quantità enorme di aziende che dice di essere Green solo per trarne vantaggi di immagine; in realtà non lo è affatto. Alcantara a deciso di dire basta a queste pratiche ingannevoli organizzando due eventi per il prossimo mese di ottobre, entrambi finalizzati a dire no a questi comportamenti. Innanzitutto con le parole e per questo vogliamo coinvolgere gli esperti i grandi studiosi di questi fenomeni a livello mondiale. E poi anche con l’ironia esponendo un grande Pinocchio alto cinque metri per confermare che le bugie non si dicono”.

Insomma sulla sostenibilità dal cosa bisogna passare al come con fatti concreti. Proprio come ha fatto Alcantara che ormai dal 2009 è un’azienda Carbon Neutral che ha eliminato al massimo le emissioni di Co2 e compensa con progetti per aiutare il terzo mondo la parte rimanente. 

E non è un caso che l’annuncio del simposio Boragno lo ha fatto al Salone dell’auto di Monaco dove proprio il tema della sostenibilità è rimbalzato con forza da una padiglione all’altro. Oggi tutti sono, almeno a parole, ambientalmente sostenibili. Un dato che non coincide con i risultati che si registrano, con i ghiacciai che si sciolgono, con le alluvioni, con tornadi sempre più devastanti. 

“Alcantara - ha aggiunto Boragno - ha nell’automotive il 60% del suo fatturato ed è giusto cominciare proprio da qui, dal settore in cui siamo maggiormente impegnati. La nostra denuncia, comunque, riguarda tutti, aziende, istituzioni, singoli cittadini. Basta usare slogan e magare trarre benefici; la natura va protetta con comportamenti sani da parte di tutti. Con normative e controlli capaci di incidere sull’intero ciclo produttivo, dalla culla alla tomba”.

Con 170 milioni di fatturato all’anno e 650 dipendenti Alcantara dimostra di saper mettere in campo la forza dell’esperienza, dalle cose fatte più che annunciate. “Anche ai nostri fornitori - ha aggiunto il presidente Boragno - dettiamo regole fondamentali da rispettare. Non è più tollerabile che si usa la sostenibilità come una leva di marketing costruita spesso sulle bugie”.

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Martedì 7 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 08-09-2021 12:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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