Porsche 911 Turbo S, la più potente di sempre. Accelera da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi. Velocità massima 322 km/h

FE, i primi 4 dei test in 9 millesimi, tutti in meno di 9 decimi. A 300 kW cambia la classifica, Nato (Nissan) davanti a Dennis (Andretti)

FE, "vola" anche Rowland (Nissan), che chiude i test con il 2° crono assoluto. Barnard (Ds) stabilisce il terzo: il "podio" in appena 7 millesimi

FE, Nato (Nissan), un fulmine a Valencia. Suo il miglior crono nella quinta sessione. In meno di 6 decimi, le prime 17 monoposto
Porsche ha visto nel primo semestre scendere le consegne (146.391, -6,1%), fatturato (18,16 miliardi di euro, -6,7%) e utili (1,01 miliardi, -67%), ma è in momenti come questi che l’orgoglio deve venire fuori, meglio ancora se attraverso un simbolo potente come la nuova Porsche 911 Turbo S (992.2), presentata al Salone di Monaco e spinta dal 6 cilindri boxer 3.6 con due turbocompressori elettrici da 711 cv che ne fanno la 911 più potente della storia. Le prestazioni: 0-100 km/h in 2,5 secondi, 0-200 km/h in 8,4 secondi e punta massima di 322 km/h. Ma il numero più eloquente è il 7”03”92 che la nuova 911 Turbo S ha segnato al Nürburgring tagliando di 14 secondi il suo limite precedente. Una differenza che non si spiega soltanto con i 61 cv in più. Fa la sua parte l’aerodinamica attiva che, grazie al concorso di spoiler, alettone, prese d’aria e diffusore, riduce la resistenza del 10% e, quando c’è da andare forte, migliora la deportanza e il raffreddamento.

Ci mettono del proprio anche le sospensioni elettroidrauliche ePCCB, che annullano il rollio e ogni altro movimento nocivo del corpo vettura, e i freni carboceramici con dischi anteriori da 420 mm e posteriori da 410 mm. Infine c’è il 6-boxer che si completa al meglio con il motore elettrico inserito nel cambio doppia frizione a 8 rapporti e con i due turbocompressori elettrici, incaricati di accelerare le turbine per aumentare la risposta all’acceleratore e di recuperare preziosa energia quando le giranti ricevono gas caldi in abbondanza.

Un do ut des, mediato da una batteria da 1,9 KWh a 400 volt, che replica quello dei powertrain di Formula 1 e pesa 85 kg in più, ampiamente compensati però dai cavalli e dalle altre novità tecniche senza contare la reattività data dagli 800 Nm di coppia tra i 2.300 e 6.000 giri/min che, insieme alla trazione integrale, promettono di confermare caratteristiche irrinunciabili su una 911: la sfruttabilità e la godibilità nella guida di tutti i giorni, vestite da uno stile inconfondibile e impreziosite dai tanti dettagli estetici e tecnici come i terminali di scarico in titanio, le finiture in carbonio e neodimio e tutto quanto è concesso dalla lunga lista degli optional e degli accessori, compreso un cronografo da polso personalizzato. Lussi che si può permettere chi è pronto a spendere per la nuova Porsche 911 Turbo 280.157 euro che salgono a 294.667 euro per la Cabriolet.




