NAPOLI - L’economia italiana ha l’influenza, il termometro dice che lo spread va su e giù, la produzione industriale rallenta e il futuro del Paese sembra sospeso tra speranze di crescita e incubo recessione. Uno scenario poco rassicurante per chi produce e mette in commercio beni e servizi non proprio di stretta necessità, come le barche da diporto e tutto ciò che attorno ad esse si muove: le vacanze, il turismo, il charter, la pesca, lo sport. Eppure, nonostante le oggettive difficoltà, la nautica italiana è viva e vegeta. Dopo gli anni durissimi della crisi post 2008 si è faticosamente ripresa, ha ricucito un rapporto decente con la politica, ha rafforzato l’export grazie al successo di colossi come i Gruppi Ferretti, Azimut-Benetti, Baglietto, San Lorenzo e, da un paio d’anni, ha rilanciato anche il mercato domestico, grazie al successo di numerose piccole e medie aziende specializzate nella produzione di barche e gommoni tra i 5 e i 15 metri e alla crescente diffusione dei motori fuoribordo: la cosiddetta “piccola nautica”. In questo ambito c’è un evento fieristico che rappresenta plasticamente il valore del comparto: è il Nauticsud, salone organizzato nei padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli, che dal 9 al 17 febbraio ha celebrato la 46ma edizione facendo registrare un grande successo di partecipazioni (220 espositori per circa 800 barche) e, soprattutto, di pubblico.
Gommoni e fuoribordo hanno dominato la scena, soprattutto nelle dimensioni fino a 10 metri (i natanti esentati dall’obbligo d’immatricolazione), ma un ruolo importante hanno recitato anche i gozzi che ripropongono in chiave moderna le creazioni dei maestri d’ascia della tradizione sorrentina. Caratterizzato da una insospettabile vivacità progettuale e produttiva, il settore dei battelli pneumatici ha dominato la scena, con numerosi produttori locali in primo piano: tra questi Salpa, che ha presentato il piccolo Soleil 20, quarta novità in quattro anni; Italiamarine, che ha aggiornato la gamma con il nuovo Walk Around Positano 31, ma anche Oromarine, che ha presentato i nuovi coupé, mentre ritocchi allo stile e alle dotazioni sono stati presentati da altri big del settore, in testa Pirelli by Tecnorib.
Quasi del tutto assente la vela (esposta una sola barca di Dufour), ma l’eco-compatibilità è stata al centro dell’attenzione, tanto che 300 bambini hanno partecipato a un evento in cui s’è parlato proprio di tutela del mare e della necessità di sviluppare una sana coscienza ambientale. In questo contesto ha suscitato grande interesse la novità di Coastal Boat, che ha presentato, nell’ambito del progetto HEB (Hybrid Ecological Boat) un gommone di 10 metri motorizzato con un inedito fuoribordo Suzuki 300 hp a metano. Qualcosa di simile ha fatto Tohatsu, presentando varianti a Gpl dei propri fuoribordo. Tuttavia la parte del leone l’hanno recitata i fuoribordo tradizionali, con tutti i big in primo piano, da Mercury a Evinrude, da Honda a Suzuki, da Yamaha a Selva: una presenza massiccia, in sintonia con la crescita del mercato, che nel 2018 è cresciuto dell’8,6%, per un totale di 17.000 unità vendute. Un boom che ha interessato in particolare i “senza patente” fino a 40 hp: cresciuti del 12%, valgono circa un terzo del mercato.
A impreziosire la scena non sono mancate presenze di prestigio, come quella di Azimut (tramite Danimar), che ha esposto tre yacht di categorie diverse come l’S6, il Magellano 53 e l’Atlantis 51. Di rilievo anche le presenze di cantieri storici come Cranchi, con il T36, crossover del mare che in 10 metri offre tre cabine separate, e di Rio Yacht, che ha esposto, accanto a Espera, Paranà e Colorado, anche il 56 Sport-Coupé, ammiraglia del cantiere destinata a un cliente del Maine, negli USA. Rizzardi e Heron Yacht hanno rappresentato al meglio il Made in Lazio, mentre tra i padroni di casa ha recitato un ruolo da star Fiart Mare, il cantiere che negli anni 60 introdusse per primo la vetroresina nella nautica da diporto e non ha mancato una sola edizione del Nauticsud. «Stiamo lavorando a novità importanti, come la creazione di un fratello maggiore del Sea Walker 33 e, soprattutto, la realizzazione di una barca inedita, di 19 metri, con il nuovo marchio Cetera Yacht» ha informato il dg Ernesto De Bartolomeis, mostrando il modello in scala di una imbarcazione caratterizzata da forme inedite, ispirate a quelle di una villa. Il varo è previsto a fine estate e la première internazionale in settembre a Cannes.