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PADOVA. E’ stata una Ferrari 250 GT seconda serie del 1960 la protagonista dell’asta di Bonhams all’edizione 2018 di Auto e Moto d’epoca. L’auto, un capolavoro di stile e d’eleganza di Pininfarina, è stata assegnata infatti per 508.197 euro, una valutazione superiore alla quotazione massima riservata ad esemplari in perfetto stato, e tuttavia in linea con i contenuti di questa vendita all’incanto che non prevedeva quotazioni irragionevoli, come spesso accade in occasioni di questo tipo. Ciò detto, la Ferrari protagonista dell’asta padovana è un autentico oggetto di culto, essendo stata sottoposta ad un accuratissimo restauro, che ha interessato carrozzeria, interni, motore e parti meccaniche.
Made in Italy. Al di là della bella GT del Cavallino, anche altre auto italiane hanno recitato un ruolo significativo nell’asta allestita dalla casa d’aste inglese. Tra queste un’Alfa Romeo 2000 Spider del 1960 che ha raggiunto i 103.500 euro, e una Giulietta Spider del 1957 venduta a 75.900 euro. Quotazioni di tutto rispetto, ma più ragionevoli di certe richieste da capogiro esibite da presuntuosi venditori nei padiglioni riservati alle vendite tra privati e a società specializzate nel restauro e nella commercializzazione.
Il giallo del ritiro. E’ stata invece ritirata all’ultimo momento dall’asta l’Alfa 155 GTA prototipo stradale, autentica rarità per la quale si prevedeva una appassionante corsa all’acquisto: muovendosi dietro le quinte, un collezionista deciso a non lasciarsi sfuggire l’oggetto del desiderio ha convinto il proprietario a escluderla dalla vendita all’incanto di Bonhams, e pur di averla si è accollato anche le spese della penale prevista per il ritiro. Delusione anche per chi si aspettava faville per la Jaguar XK 140 del 1956 appartenuta ad Anita Ekberg: nessuno ha offerto la cifra minima richiesta (150.000 euro) e l’auto è rimasta invenduta.
Anche instant classic. Tra le storiche senza particolari pedigree, ha riscosso un buon successo una Citroën DS 21 Chapron del 1961, decappottabile francese di grande appeal, venduta per 126.500 euro. E ancora: ha raggiunto quota 212.750 euro una delle più iconiche rappresentanti del Made in England, ovvero la Jaguar E-Type Serie 1 Flat Floor 3,8 litri Roadster, assegnata via telefono a un collezionista europeo per 212.750 euro. Ma all’asta di Bonhams non c’erano soltanto auto storiche: molte anche le instant classic più recenti, come una Porsche 911 GT3 RS 4.0 Coupé del 2011, assegnata per 270.250 euro.
Inglesi soddisfatti. Alla fine ha trovato un acquirente circa il 50% delle auto proposte, tra le quali anche alcuni gioiellini come la Fiat 600 Jolly Spiaggina e una rarissima Austin Mini Pick-up. Un bilancio non eccezionale, e tuttavia si è dichiarato “molto soddisfatto” Gregor Wenner, organizzatore dell’asta . «E’ stato un grande piacere – ha detto il rappresentante di Bonhams - vedere la sala gremita, così come l’entusiasmo e la grande partecipazione dei compratori internazionali. I lotti migliori hanno raggiunto dei prezzi importanti che confermano un consolidamento del mercato».