La Mercedes EQC

Mercedes, parte l'era elettrica: ecco EQC, l'innovativo Suv a batterie in vendita nel 2019

di Nicola Desiderio
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STOCCOLMA - Si chiama EQC ed è la prima Mercedes elettrica, arriverà entro la prima metà del 2019 seguita dagli altri membri della famiglia EQ che entro il 2022 porterà ad avere all’interno della gamma almeno una variante elettrica per ogni modello.
 

Gli indizi cominciano a Parigi. La EQC è basato sul concept EQ mostrato al Salone di Parigi del 2016 ed è un Suv lungo 4,76, largo 1,88 e alta 1,62 con un passo di 2,87 metri. È dunque un po’ più grande della GLC, ma ne condivide buona parte della struttura e anche lo stile, ma con linee più pulite e un frontale diverso. È infatti un pannello nero sul quale è fissata la calandra Mercedes, diversamente interpretata, ai cui lati ci sono i fari incassati la cui firma luminosa fa un tutt’uno con una striscia superiore. Sarà questa la faccia di tutte le EQ. Lo sviluppo della EQC è costato 4 anni e mezzo durante i quali 200 tra prototipi e preserie hanno percorso 4,5 milioni di km in 4 Continenti e molti paesi tra cui l’Italia.

Moderna come e più di una Mercedes. Anche l’abitacolo vive nel segno dell’evoluzione piuttosto che sulla sorpresa. La strumentazione dunque è racchiusa su due schermi coperti da un unico vetro, ma con un effetto meno “fluttuante” e bocchette che, invece di essere circolari e ispirate alle turbine di un aereo, hanno forma rettangolare e guardano piuttosto ai cavi, con strisce in color rame. Anche per i rivestimenti sono state scelte soluzioni nuove come l’abbandono della pelle per la plancia a favore di un particolare materiale plastico e le modanature sulle portiere ispirate alle alettature di raffreddamento degli amplificatori audio di gamma alta. L’abitabilità è paragonabile a quella di una GLC, un po’ meno favorevole in altezza. Il bagagliaio ha una capacità di circa 500 litri con schienale abbattibile elettricamente 60/40.
 

 

Connettività elettrificata. Perfettamente paragonabile a quella delle migliori Mercedes la dotazione per la comunicazione e la sicurezza, adattate anzi all’utilizzo elettrico. Attraverso l’MBUX infatti, che ha debuttato sulla Classe A, si può dire alla vettura persino a che ora si desidera che la vettura sia carica e quanto decidendo magari a quale temperatura si vuole trovare l’abitacolo, operazioni che invece su altre vetture devono essere fatte manualmente. Il sistema di navigazione inoltre calcole le rotte in base alla rete di ricarica e provvede anche ad ottimizzare il recupero di energia, tenendo conto anche dei limiti di velocità e del traffico circostante. Particolarmente avanzata l’app sullo smartphone, che non solo permette di interagire con il veicolo, ma anche con gli altri utenti dando la possibilità di dare suggerimenti, accedere ai vari servizi online e anche pagare l’energia.

Due motori e oltre 400 cv. La GLC è spinta da due motori asincroni, uno anteriore (che gira fino a13.000 giri/min) e uno posteriore per una potenza massima di 300 kW (pari a 407 cv) e una coppia di 765 Nm la cui ripartizione è regolata in base all’aderenza e ad altri parametri. La batteria è formata da 384 celle ed è prodotta dalla Accumotive, consociata Daimler, è fissata sotto il pavimento e pesa 650 kg. Ha una capacità utile di 80 kWh ed ha un caricatore integrato da 7,4 kW, ma può essere ricaricata fino a 110 kW permettendo di rifornirla dal 10% all’80% in 40 minuti. Il consumo dichiarato è di 22,2 kWh/100 km, pari a 360 km con un pieno, e, in attesa dei dati definitivi, secondo gli standard NEDC l’autonomia è di 450 km.

Dalla Germania e dalla Cina. La EQC raggiunge 180 km/h (autolimitati) e accelera da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi nonostante il peso dichiarato sia di 2.425 kg, con la possibilità di trainare fino a 1.800 kg. Il guidatore avrà la possibilità di scegliere tra 5 modalità di guida (Comfort, Eco, Max Range, Sport e Personal) e altrettanti livelli di recupero, selezionabili attraverso le palette dietro al volante. La EQC sarà prodotta a Brema a partire dal mese di gennaio, sulle stesse linee della Classe C e della GLC, e successivamente anche a Pechino. Per rifornire la GLC si potrà installare la wallbox a casa e appoggiarsi alle diverse reti presenti, ma in particolar modo a Ionity, il consorzio cui anche Daimler fa parte (insieme a BMW, Ford e Gruppo Volkswagen) e che ha l’obiettivo di installare in Europa almeno 400 colonnine entro il 2020, anche quelle ultrarapide da 350 kW.

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Mercoledì 5 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 26-09-2018 18:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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