La nuova Land Rover Discovery

Land Rover, la Discovery viaggia nel futuro: rivoluzione stilistica e tecnologie al top

di Giampiero Bottino
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PARIGI - A nostro avviso la Discovery è il modello che – ancor più del mitico Defender – meglio interpreta lo spirito e la filosofia della Land Rover del terzo millennio, coniugando alla perfezione la disinvoltura nell'off-road più impegnativo con il carattere di una grande e comoda stradista. Uno spirito al quale la nuova generazione, pur con il Dna profondamente modificato, si ispira nel segno della versatilità, della tecnologia e ora anche di uno stile accattivante, lontano dal look squadrato e massiccio della vettura che si appresta a lasciarle il posto.
 

 

L'importanza strategica che il marchio britannico attribuisce alla nuova Discovery ha trovato conferma nel sontuoso e spettacolare show che ha fatto da cornice all'anteprima celebrata nel Warwickshire, a breve distanza da Solihull, la storica culla del marchio, che ne ha preceduto il debutto pubblico al Salone di Parigi del quale la Discovery è stata una delle protagoniste più attese, raccogliendo ampi consensi per la piacevole fluidità del look, allineato al nuovo linguaggio stilistico creato dal “chief design officer” Gerry McGovern, sia per i contenuti.

Se per un giudizio definitivo bisognerà aspettare la prossima primavera, quando la nuova Discovery sbarcherà nelle concessionarie con prezzi a partire da 52.700 euro, quello che si è visto a Parigi depone a favore delle parole di McGovern («Questa Discovery ridisegna lo standard dei grandi Suv»). Pensiamo per esempio alla sofisticata gestione dei 7 posti “veri”, ciascuno in grado di accogliere comodamente anche persone di alta statura, che grazie alla tecnologia “Intelligent Seat Fold” possono essere configurati istantaneamente a distanza per mezzo del proprio smartphone.

La fluidità delle linee e l'equilibrio delle proporzioni non solo sottolineano il dinamismo della Discovery, ma concorrono a camuffarne le lunghezza di 4.970 mm che. Oltre ad accogliere 7 persone su sedili perfettamente identici, la Discovery ha una capacità di carico degna di un veicolo commerciale: 2.500 litri, di cui 1.231 dietro ai sedili della seconda fila. Una ricerca dello spazio che si ritrova nell'abitacolo, con vani portaoggetti distribuiti un po' ovunque, persino dietro il pannello ribaltabile del controllo climatizzazione.

A proposito di questi vani, l'unità di misura utilizzata per indicarne la capacità la dice lunga sulla propensione alla connettività della nuova Discovery. In quello sotto la consolle centrale trovano posto 4 iPad (o due bottiglie da 2 litri), mentre ce ne stanno 5 nel ripostiglio ricavato sotto il bracciolo centrale. La generosa disponibilità di prese (fino a 6 a 12 Volt, fino a 9 Usb) garantisce a tutti i passeggeri di poter tranquillamente utilizzare e ricaricare i propri dispositivi, mentre il touch screen da 10 pollici a centro plancia è l'interfaccia del sistema di infotainment InControl Touch Pro che consente tra l'altro la piena integrazione in auto degli smartphone iOs e Android.

Quanto al powertrain, la gamma motori comprende le unità più moderne del gruppo Jaguar Land Rover, come i quattro cilindri 2.0 Td4 della famiglia Ingenium, il turbodiesel da 180 cv e il nuovo bi-turbo da 240 cv. L'offerta a 6 cilindri è invece composta dal turbodiesel 3.0 Td6 da 249 cv con 600 Nm di coppia massima e dal benzina di pari cilindrata Si6 Supercharged che con i suoi 340 cv si colloca al vertice della gamma delle potenze. Tutti i motori sono accoppiati a una trasmissione automatica ZF a 8 rapporti.

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Martedì 4 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 20:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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