La 24 Ore di Le Mans compirà 100 anni nel 2023 e per il vincitore è stato realizzato un trofeo che è stato presentato al Concorso d'Eleganza di Pebble Beach

24 Ore di Le Mans, presentato a Pebble Beach il trofeo per l’edizione del centenario

di Nicola Desiderio
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La 24 Ore di Le Mans del 2023 ha già il suo trofeo. La coppa infatti che sarà fatta sua dal vincitore dell’edizione del centenario è stata presentata a Pebble Beach, in occasione del Concorso d’Eleganza, dall’Aco (Automobile Club de l’Ouest), ente organizzatore della famosa corsa francese sin dalla prima edizione del 1923.

Si tratta di una scultura realizzata dalla Monnaie de Paris, ovvero la zecca di Francia nonché la più antica istituzione dello stato transalpino ancora in vita visto che fu fondata nel lontano 864 da Carlo il Calvo. È tutta in bronzo e rappresenta due strisce elicoidali sovrapposte, una in metallo nudo e l’altra verniciata di nero che in cima porta anche incisa la bandiera a scacchi. Al centro c’è il logo “100 Ans” accanto a quello “24H Le Mans”. Sulla base è impressa la forma della coppa che venne assegnata ai primi vincitori della corsa di durata più famosa al mondo e i nomi di tutti i vincitori, dal 1923 ad oggi.

Il trofeo è alto oltre un metro e mezzo mentre non è noto il peso ma, visto il metallo di cui il trofeo è fatto, c’è da supporre che superi i quasi 70 kg di quella normale che è alta circa 1,30 metri ed è fatta di plexiglass, legno e ottone immerso in oro a 24 carati. A realizzarla provvede la Bronzes de Mohon, un’azienda artigianale di Morbihan, in Bretagna. Viene utilizzata dal 1993 ed è costruita per resistere anche allo champagne. Non molti lo sanno, ma l’abitudine di irrorare la folla con il famoso spumante francese nacque proprio a Le Mans quando il pilota americano Dan Gurney, dopo aver vinto l’edizione del 1967 al volante della sua Ford GT40 insieme a A.J. Foyt, agitò la bottiglia bagnando la folla.

Come da consuetudine, il trofeo è consegnato in un contenitore rivestito in pelle realizzato da Louis Vuitton ed è conservato dal vincitore per un anno prima di venir messo di nuovo in palio. Il trofeo rimane a chi riesce a tagliare per primo il traguardo per tre edizioni consecutive. Finora, ci sono riusciti solo Porsche, Audi e Toyota. C’è da credere che il trofeo del centenario rimanga nelle mani del vincitore. A contenderselo ci saranno la Toyota, dominatrice incontrastata delle ultime cinque edizioni, la Porsche che ha il record di 19 vittorie, la Peugeot (3 vittorie), la Cadillac e la Ferrari che ha vinto 9 edizioni e torna a Le Sarthe per torna a giocarsi la vittoria assoluta dopo 50 anni esatti.

Ci saranno poi costruttori indipendenti, come la Glickenhaus e la ByKolles Vanwall (se saranno risolti i problemi di iscrizione per il prossimo campionato WEC). Potrebbero essere della partita, qualora l’Aco decidesse di invitarle, anche Acura e BMW che quest’anno gareggiano nell’IMSA con le nuove vetture LMDh il cui regolamento tecnico è identico per entrambi i campionati di durata. Intanto per il trofeo del centenario comincerà un tour che lo porterà al Goodwood Revival (16-18 settembre), allo Chantilly Arts & Elegance Richard Mille (24-25 settembre), alla 8 Ore del Bahrein (12 novembre), al Salon Rétromobile (1-5 febbraio 2023) e al The Ice di Saint Moritz (25 febbraio 2023). L’Aco ha inoltre già concordato con Pebble Beach e Sotheby’s un evento a Le Mans con un’asta che comprenderà alcune auto che hanno corso la 24 Ore. La prima già confermata è la Lancia LC2 numero di telaio 0005 con motore Ferrari che ha corso le edizioni del 1984 e 1985.

L’edizione del centenario della 24 di Le Mans si correrà il 10 e 11 giugno del 2023 mentre quella del 1923 fu disputata il 26 e 27 maggio e fu vinta da una Chenard et Walcker Sport guidata da André Lagache e René Léonard. La vettura francese ebbe la meglio su un’altra gemella che montava un 4 cilindri 3 litri con albero a camme in testa da 15 cv, una potenza risibile eppure e che comunque le consentì di terminare la gara ad una media di 92 km/h. Curiosità: la Chenard et Walcker fu chiusa nel 1951 quando faceva parte del gruppo Peugeot.

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Mercoledì 24 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 08-06-2023 14:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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