La famiglia Taycan

Porsche, una leadership nata. La marca tedesca ha anticipato i tempi e la Taycan è un successo globale

di Alberto Sabbatini
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J1 e PPE. Due sigle criptiche che tracciano la road map delle Porsche elettriche del futuro. Sono due acronimi che identificano le piattaforme. È attorno a questi due nomi che si svilupperà la gamma dei prossimi modelli a batteria. Fanno parte di una strategia nata sei anni fa, nel 2015, quando Porsche prese la coraggiosa decisione di virare con decisione verso l’elettrificazione. L’obiettivo ambizioso dei tedeschi era di arrivare al 2030 con una gamma di modelli per l’80% elettrificata. All’inizio questa svolta lasciò di stucco molti esperti del settore: l’idea che un costruttore di auto sportive che della dinamica di guida e del sound del motore aveva sempre fatto il proprio credo, sposasse l’elettrico e tutte le sue problematiche in fatto di peso elevato, scarso handling e poca emozionalità, fece storcere il naso a molti. 

Oggi invece la scelta si è rivelata vincente. I primi effetti della nuova strategia sono già sotto gli occhi di tutti: i diesel che qualche anno fa motorizzavano i Suv Cayenne e Macan sono scomparsi; i motori benzina sono diventati tutti turbo (eccetto la GT3) perché più gestibili elettronicamente per rientrare nei limiti di emissioni CO2; Panamera e Cayenne, i modelli granturismo, a loro volta sono motorizzate in maggioranza con propulsori ibridi plug-in. Infine Porsche ha lanciato le prime due auto completamente elettriche: la Taycan e la Taycan Cross Turismo; quest’ultima è una variante off road della berlina con una coda più imponente, un bagagliaio più capiente, un design da shooting brake e trazione integrale. Adesso sta partendo la seconda fase del piano di elettrificazione ed è qui che entrano in ballo le astruse sigle che abbiamo citato all’inizio. Porsche ha optato per una strategia particolare: le sue elettriche avranno una personalità, un design e una linea di modelli esclusiva. Niente modelli con doppia motorizzazione.

Scordatevi quindi una 911 elettrica, come la Taycan non avrà una versione a benzina. Questa scelta è anche figlia di scelte tecniche: Porsche ha realizzato una serie di piattaforme esclusive per le proprie elettriche per alloggiare imponenti pacchi batterie (fino a 100 kWh) che consentissero autonomia e potenza degne delle esigenze del brand. J1 è la sigla della prima piattaforma elettrica. È per berline sportive di grande taglia ed è stata progettata in partnership con Audi. Ha come caratteristica quella di permettere l’abbassamento del baricentro, dote fondamentale per garantire il tipico handling di Porsche nella guida. Attorno alla piattaforma J1, Porsche ha costruito la Taycan, la berlina sportiva che viene venduta in quattro modelli diversi con potenze variabili fra 408 e 760 cv (in modalità overboost). Sempre su piattaforma J1 Porsche ha appena lanciato la versione off road della berlina, la Taycan Cross Turismo che condivide gli stessi motori della berlina ma con trasmissione integrale.

A sua volta Audi ha utilizzato la piattaforma J1 per costruire la e-tron GT. È il frutto delle famose “sinergie” di gruppo che verranno sfruttate anche per la nuova Macan full electric in arrivo nel 2023. Per quest’auto Porsche (e Audi) hanno realizzato una nuova piattaforma, siglata PPE (Premium Platform Electric) più versatile e pensata per vetture di taglia medio-grande sia di baricentro basso (berline) che alto (Suv). Porsche la utilizzerà per la Macan elettrica, mentre Audi ci costruirà attorno la versione a batterie della nuova A6. La Macan elettrica sarà la Porsche elettrica più accessibile sul mercato.

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Martedì 22 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 30-07-2021 11:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA