Il Wrc fa tappa in Kenia. Toyota cerca il tris. Al via anche due equipaggi italiani
Ford, Puma elettrica e Kuga nel cuore. L’Ovale Blu cavalca la transizione: modelli con la spina e veicoli super versatili
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ALGHERO – Testa a testa. Sull'isola e nel mondiale. Sébastien Ogier (Ford Fiesta) ha mantenuto il comando della settima tappa del Fia World Rally Championship anche dopo la dura frazione di sabato, con 7 cronometrate. Solo che il suo rivale ed attuale leader della classifica provvisoria della competizione iridata, Thierry Neuville (Hyundai i20 coupé) gli si è avvicinato parecchio.
Con il primo passaggio della Monte Lerno, l'ultimo stage della mattinata, il belga aveva rosicchiato quasi 15 secondi al cinque volte campione del mondo che non si è saputo spiegare le ragioni del pesante ritardo: «Probabilmente il ritmo sbagliato», aveva azzardato annunciando che avrebbe spinto di più nel pomeriggio. Anche nel secondo passaggio Neuville è risultato il più veloce, ma questa volta Ogier gli ha reso appena 4 decimi (in 28,89 chilometri). Dopo 16 stage tra i due ci sono appena 3,9 secondi. «Ci ho provato, ma non credo basti», ha commentato il belga, che si è “lamentato” della tenuta delle gomme. Nella SS14 aveva pure rimediato una foratura, ma è riuscito a completare la prova limitando i danni.
Le posizioni del venerdì sono state confermate oggi, una giornata torrida e senza le sorprese meteorologiche che avevano caratterizzato almeno in parte le frazioni del giorno prima. La Toyota Yaris di Esapekka Lappi è terza mentre quella di Jari Matti Latvala è stata penalizzata di dieci minuti. Ma il distacco dai due battistrada è ormai incolmabile (49 secondi per Latvala). Il Doppio Chevron è nei dieci con due auto (ha tuttavia “perso” Stéphane Lefebvre dopo la SS11 per un problema alle sospensioni dopo che ieri era andato a letto come primo del Wrc2): Mads Ostberg è sesto, Craig Breen settimo. Il norvegese ha la Hyundai di Hayden Paddon (quinto) nel mirino: il pilota kiwi lo precede di poco più di 2 secondi. Teemu Suninen (Ford Fiesta) e Andreas Mikkelsen (Hyunda i20 coupé) sono sempre lontani dai dieci.
Domenica sono in programma le ultime 4 cronometrate per un totale di poco più di 42 chilometri. I 5 punti del power stage si assegnano con il secondo passaggio sulla Sassari-Argentiera, quasi 7 chilometri con alcuni spettacolari tratti a ridosso del mare. Già attorno a mezzogiorno e mezzo si conoscerà il vincitore del 15° Rally Italia Sardegna.
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