La nuova Citroen C4 elettrica

Citroen, creatività al potere. Anche nell’approccio alla nuova mobilità il brand francese
rimane fedele ai suoi storici valori

di Nicola Desiderio
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ROMA - Quei due punti sulla “e” di elettricità se li può permettere solo la Citroën, il marchio che ha promesso di elettrificare tutta la propria gamma entro il 2025, ma senza aspettare domani. Entro la fine dell’anno saranno infatti già 6 i modelli con la Double Chevron sul cofano dotati di batteria e anche di spina perché stiamo parlando di elettrici e ibridi plug-in.
Dunque elettrificazione massiccia e avanzata, ben oltre le varie C-Zero (in pratica una Mitsubishi i-MiEV con marchio diverso) e E-Mehari (realizzata con Bolloré) degli scorsi anni, entità di secondo piano nel listino, concepite più per fare presenza che per agire con convinzione sul mercato.

Ora invece si fa sul serio, a cominciare dal suv C5 Aircross che è la prima ibrida ricaricabile di Citroën. Il sistema è identico a quello di altri modelli del gruppo: dunque 1,6 litri a benzina da 160 cv e un motore elettrico da 80 kW inserito nel cambio automatico a 8 rapporti per un totale di 225 cv, prestazioni decisamente interessanti (0-100 km/h in 9 s., 225 km/h) e la possibilità di viaggiare ad emissioni zero per 55 km e fino a 135 km/h con un consumo dichiarato di 1,6 Litri/100 km pari a 36 g/km di CO2.

La batteria agli ioni di litio da 13,2 kWh toglie un po’ di spazio al bagagliaio (da 580 a 460 litri), ma rimangono i 3 sedili posteriori scorrevoli, il comfort delle sospensioni idrauliche progressive e dei vetri stratificati e infine la sicurezza dei sistemi di assistenza di livello 2. Per la ricarica, ci vogliono 7 ore se si fa con la normale presa di casa e il caricatore di serie da 3 kW; con quello opzionale da 7,4 kW e la wallbox oppure alle stazioni di ricarica pubbliche ci si mette meno di 2 ore. Grazie ad un accordo con Enel X, i clienti potranno scegliere tra 3 contratti di ricarica (Home, Street e Full Recharge) e troveranno 800 colonnine presso la rete di PSA Italia. Inoltre, con l’app Free2Move, si potrà accedere direttamente alla rete del grande operatore italiano dell’energia integrando i servizi di ricarica con quelli di noleggio e di mobilità.

La C5 Aircross plug-in affianca le altre versioni a benzina e a gasolio, con potenze da 130 cv a 177 cv, secondo una filosofia che vuole lasciare al cliente la scelta ed è la stessa della nuova C4. La nuova compatta diventa quasi un crossover coupé e, oltre alle propulsioni tradizionali, presenta anche la versione ë-C4 completamente elettrica legittimando la sua modernità con uno stile che non la farà passare inosservata e un posto guida completamente digitale.

Il futuro dunque deve essere visibile, accattivante, ma anche effettivo e semplice. Un’altra prova è la nuova Ami che riporta in vita un nome che evoca le Ami 6 degli anni ’60 con il lunotto inclinato al contrario, frutto del genio stilistico di Flaminio Bertoni, la matita che ha firmato tutte le Citroën più famose come la Traction Avant, la DS e la 2CV.

E quanto ad innovazione e stile anche la Ami dei nostri giorni non scherza. I francesi l’hanno concepita, più che come un’automobile, come uno strumento per far muovere, in modo sicuro e colorato, anche i ragazzi di 14 anni. Due metri e 41 di lunghezza, 7 metri per fare inversione e 3 ore per ricaricarla, la Ami non supera i 45 km/h, ha un’autonomia di 70 km e non si compra, ma si affitta. Per un costruttore come Citroën l’elettrificazione riguarda anche i van e i veicoli commerciali. Anche in questo caso il cambio di passo è netto e visibile perché, accanto all’E-Berlingo, sono in arrivo i nuovissimi ë-Jumpy e ë-Transporter, quest’ultimo anche in versione monovolume fino a 9 posti.

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Martedì 30 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 01-07-2020 08:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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