La Ford Kuga ibrida plug-in

Ford, l'America alla ricarica. Il costruttore di Detroit pronto su tutti e tre i fronti dell’elettrificazione

di Alessandro Marchetti Tricamo
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Il fascino dell’incertezza. Quel non sapere che fa perdere i riferimenti mettendo a dura prova la forza di volontà. «Quelli che rinunciano sono più numerosi di quelli che falliscono», diceva Henry Ford. Parole da tenere a memoria, in tempi in cui un virus venuto da lontano sembra spazzare via tutto. Parole come stimolo a ricominciare: tanto più se pronunciate da chi quasi centoventi anni fa, quel business l’ha contribuito a creare. 

È il caso di Ford, marchio che dall’altra parte dell’Oceano vale quanto la definizione stessa di America e in Europa conta il 5,4% del mercato. La “non rinuncia” del fondatore Henry è un piano lanciato a inizio anno: 18 nuovi modelli elettrificati da introdurre nel Vecchio Continente entro la fine del 2021, ben 14 nel corso del 2020. Dove per elettrificati s’intendono elettriche pure e (soprattutto) la gamma completa d’ibridizzazione, dal leggero mild fino al ricaricarbile plug-in. Veicoli che, nelle intenzioni, dovrebbero rappresentare la metà delle vendite di Ford a partire dal 2022, per un investimento globale di oltre 11 miliardi di dollari. 

La strategia ha un manifesto che arriva direttamente da Detroit: si chiama Mustang Mach-E, elettrica che abbandona il concetto a stelle e strisce di muscle car, per forme più tranquilizzanti da Suv, pegno da pagare a un mercato che sembra non chiedere altro. Nessun compromesso invece quando si parla di prestazioni, che per un’elettrica significano soprattutto autonomia: due pacchi di batterie con capacità di 75,7 e 98,8 chilowattora, fino a più di 600 chilometri a zero emissioni allo scarico misurati sul nuovo ciclo di omologazione Wltp. I tempi di carica, dichiarati, variano dal tipo di rifornimento: in una colonnina veloce (da 150 chilowatt) in 10 minuti si ha energia per percorrere circa 90 chilometri mentre in 40 minuti, il serbatoio può passare dal 10 all’80% di capacità. La Mach-E offre poi la possibilità di aggiornare funzioni e dispositivi di bordo in tempo reale attraverso il protocollo “over-the-air”, collegato al sistema d’intrattenimento Sync di ultima generazione. Soluzione che porta l’elettrica Ford direttamente sulla scia delle Tesla di Elon Musk. A trazione posteriore e integrale, la Mach-E è già ordinabile con un listino da 49.900 euro. 

«Mach-E ma non solo, offriremo un’opzione a batteria per ogni tipologia di cliente, qualsiasi sia il suo budget e la sua esigenza», ci spiegò qualche mese fa Stuart Rowley, numero uno di Ford in Europa. È stato il caso della Puma, primo modello a dar seguito alle parole di Rowley, un crossover compatto che con il sistema EcoBoost mild hybrid ha conquistato la testa della classifica delle ibride più vendute in Italia. E dell’ultima arrivata la nuova Kuga, oggi la Ford più elettrificata di sempre offerta in tutte e tre le versioni ibride possibili (a disposizione anche le più convenzionali benzina e diesel, prezzi di listino da 28.750 euro). Si parte dal sistema mild abbinato al 2 litri diesel EcoBlue da 150 cavalli: uno starter-generatore sostituisce il tradizionale alternatore e consente il recupero di energia in decelerazione e frenata, ricaricando una piccola batteria da 48 volt.

C’è poi la full hybrid (arriverà a fine anno) che aggiunge la possibilità di viaggiare anche in sola modalità elettrica a zero emissioni per brevi tratti, grazie a un motore elettrico accoppiato a un benzina con ciclo Atkinson 2.5 litri, abbinato a un cambio automatico e a un pacco batterie al litio. Per finire con la plug-in: il motore rimane lo stesso della precedente, in questo caso però si può contare su una batteria più grande da 14,4 chilowattora, ricaricabile, oltre che in moto, anche ad una presa di corrente o a una colonnina, che consente alla Kuga di viaggiare in elettrico per una distanza fino a 72 chilometri. Due auto in una: in città elettrica, fuori a benzina senza ansie di autonomia. 
Semmai, rispetto alle parole di Rowley, manca un’elettrica accessibile a tutti. È probabile che però arrivi presto grazie all’alleanza con Volkswagen: «Stiamo analizzando tutte le possibilità di cooperazione, potremmo utilizzare la piattaforma Meb dei tedeschi per sviluppare in modo autonomo una o due elettriche», ci risponde Rowley.

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Martedì 31 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 03-04-2020 12:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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