La Seat Leon Sportstourer

Leon, il re non fa paura: nuovo corso per la Seat. Una scossa alla famiglia di vetture di Barcellona

di Cesare Cappa
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Come si affronta la necessità di tutelare l’ambiente? Semplice, fornendo l’adeguata tecnologia al servizio della mobilità. Una scelta condivisa da Seat, che si avvia ad un forte rinnovamento della propria gamma. Decisa ad abbandonare la tradizione, optando per soluzioni consolidate come mild-hybrid, ibrido plug-in e naturalmente elettrico. L’avvento della nuova Seat Leon ha dato una scossa alla famiglia di vetture spagnole, e da tempo si parla di modelli come il Suv Tarraco in edizione ibrida plug-in oppure della nuova el-Born. L’elettrica che trae origine dall’esperienza del Gruppo con la ID.3, sfruttandone il medesimo powertrain. Auto che debutterà sul mercato nel 2021. Ma quando si parla di elettrico in casa Seat, non è la el-Born la prima della classe. Perché è già disponibile da qualche tempo la piccola Mii, diventata ufficialmente Mii electric. Già perché quella a batterie ha dato ufficialmente il ben servito a quelle con motore a combustione della citycar iberica. A listino è solo l’elettrica a “comandare” dal basso la gamma Seat. Lunga poco meno di 3,6 m, ha prestazioni tali da non precludere spostamenti extra-cittadini.

Almeno stando ai dati dichiarati, che si riferiscono al ciclo di omologazione WLTP: l’autonomia si attesta intorno ai 260 km. Un valore decisamente maggiore rispetto al dato statistico che si riferisce alla percorrenza media giornaliera. Il merito è del pacco batterie agli ioni di litio da 32,3 kWh, che alimenta un motore elettrico da 61 kW.
Una potenza più che sufficiente per passare da 0 a 50 km/h (il simbolico scatto in città) in poco meno di 4 secondi. Prestazioni a parte, la Mii electric gode di tutti gli incentivi statali e regionali possibili, pertanto il prezzo di 23.250 euro, è sensibile di ulteriori sgravi. E poi ha accesso alle colonnine “veloci” sino a 40 kW, dove in un’ora si può ricaricare l’80% della batteria e in un’ora e 45 il 100%.

Non avrà una versione completamente elettrica, ma anche la nuova Seat Leon mette in campo un buona dose di elettrificazione, oltre alla versione a metano (TGI). Infatti la media spagnola porta al debutto sia la tecnologia mild-hybrid, sia quella ibrida plug-in. Una novità assoluta per la media di Martorell che, oltre ad aver “amplificato” i contenuti multimediali, ha una spiccata attenzione verso l’ambiente. Nel caso del mild-hybrid scendono in campo un alternatore-starter a 48 V e una batteria agli ioni di litio. Il dispositivo funge da supporto al motore a combustione, senza mai sostituirlo. Il sistema è disponibile per i motori benzina 1.0 TSI 110 cv e 1.5 TSI 150 cv. 

Differente la tecnica che descrive la nuova Seat Leon ibrida plug-in. In questo caso la vettura può vantare un’autonomia nella sola modalità elettrica di circa 60 km. È equipaggiata con un pacco di batterie agli ioni di litio da 13 kWh e il motore benzina 1.4 TSI, a cui si somma la presenza del cambio DSG con doppia frizione. La potenza complessiva del sistema ibrido è di 204 cv. Un dato che non di fatto la rende pure un’auto sportiva.

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Martedì 31 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 14:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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