Terni, la titolare del bar ai domiciliari per spaccio di cocaina e droga addosso a un dipendente: il questore chiude il locale

Licenza sospesa per la quarta volta al bar di viale dello Stadio

Terni, la titolare del bar ai domiciliari per spaccio di cocaina e droga addosso a un dipendente: il questore chiude il locale
di Nicoletta Gigli
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Martedì 30 Aprile 2024, 08:45

TERNI - La proprietaria del bar è ai domiciliari per detenzione a fini di spaccio di cocaina, un suo dipendente è stato segnalato alla prefettura per il possesso di cocaina e hascisc.

Per il locale che sta a pochi passi dallo stadio Liberati sono scattati i sigilli. Su disposizione del questore, Bruno Failla, il bar meta di tossicodipendenti a caccia della dose, è stato chiuso per un mese.

«Il provvedimento del questore è mirato a tutelare la sicurezza dei residenti della zona - si legge in una nota - ha finalità cautelative, con obiettivi di prevenzione, e  dissuasive su persone pericolose, private di un abituale luogo di aggregazione».

La chiusura del bar segue l’arresto della titolare, una 59enne ternana che aveva nascosto cinquanta grammi di cocaina tra gli alimenti e che, per gli investigatori della Mobile, ha trasformato il locale in un luogo sicuro per lo spaccio.

Da quattro giorni è ai domiciliari e nei guai è finito anche un suo dipendente.

Durante il blitz della squadra mobile ternana gli investigatori sono andati a cercare la droga ovunque all’interno del bar e nei controlli è incappato anche un collaboratore.

Il giovane ternano, accerteranno i poliziotti, aveva addosso quattro involucri di cocaina per un totale di 2,6 grammi. La perquisizione a casa sua ha permesso di recuperare quattro grammi e mezzo di hascisc. Inevitabile la segnalazione alla prefettura di Terni come assuntore di stupefacenti visto che la quantità recuperata dalla polizia è compatibile con l’uso personale.

L’operazione dell’antidroga nel bar di viale dello Stadio ha permesso di recuperare un pezzo di cocaina da cinquantuno grammi nascosto in un innocente barattolo metallico che in superficie conteneva le patatine. Una volta tolte è saltato fuori il sasso di cocaina. Altre 12 dosi pronte per essere distribuite ai clienti sono state recuperate dalla polizia nel cestino della spazzatura del bar, dove la titolare le ha gettate quando ha visto arrivare gli uomini in divisa.

La proprietaria del locale, con una sfilza di precedenti specifici, è stata arrestata. Ad inchiodarla un cliente, che mercoledì è stato fermato dalla polizia mentre si allontanava dal bar con la dose appena acquistata. «La conosco da un anno - dirà il ternano alla squadra mobile - ho comprato da lei una trentina di dosi di cocaina pagando ogni volta cinquanta euro».

Delicata la posizione della 59enne, difesa dall’avvocato Alessio Pressi, che sta valutando la richiesta di riti alternativi. L’ennesimo blitz col recupero di cocaina nel suo locale ha spinto il giudice Ersilia Agnello a confermare gli arresti domiciliari per il «radicale inserimento nel mercato degli stupefacenti». Ieri la quarta chiusura del bar dal 2020 a oggi.

L’attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande era stata sospesa per violazione della legge sugli stupefacenti e la presenza di pregiudicati e ubriachi che avevano dato il via a risse ed episodi violenti.

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