E' la prima volta che un Papa visita un padiglione d'arte all'expo di Venezia. La visita di Francesco è stata annunciata stamattina ed è prevista per il 28 aprile. A condurlo nel capoluogo veneziano è un programma artistico in cui viene rafforzato il tema della fratellanza umana, della cura dei migranti e l'attenzione al mondo carcerario. Il titolo scelto per la sessantesima Mostra d'Arte della Biennale è « Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere», espressione mutuata da alcuni lavori del collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e con sede a Palermo, una frase ripetuta in oltre 20 lingue diverse dal collettivo che che nei primi anni Duemila combatteva contro razzismo e xenofobia in Italia. L'idea di Adriano Pedrosa - curatore brasiliano della mostra veneziana - è stata condivisa dal cardinale portoghese Josè Tolentino de Mendoca, a capo del dicastero per la cultura vaticano.
Il Padiglione della Santa Sede pressoil carcere femminile della Giudecca è dedicato al tema dei diritti umani e alla figura degli ultimi, locatari di mondi marginalizzati, dove i nostri occhi raramente arrivano.
In collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, dal 20 aprile al 24 novembre nel carcere della Giudecca, è stato realizzato il progetto dal titolo “Con i miei occhi”. La proposta artistica prende alla lettera le parole di Francesco quando esorta a uscire e a guardare negli occhi i poveri, invitando i visitatori a prestare attenzione a quelle realtà che tante volte vengono considerate periferiche, e che spesso sono fuori dal dibattito culturale.
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Il cardinale de Mendonca, ha nominato come curatori del Padiglione della Santa Sede Chiara Parisi e Bruno Racine. Tra gli artisti esposti Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret .