Bentley Continental GT Speed

Bentley Continental GT Speed, un jet pronto al decollo. Emozionante tra le curve, si viaggia sul tappeto volante

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GINEVRA - Orologerie da favola, ville, barche e negozi di lusso, auto costose a ogni angolo, Ginevra è stata scelta dalla Bentley come scenografia per celebrare i 20 anni della Continental GT: una delle ultime coupé al mondo equipaggiate con un 12 cilindri a benzina non elettrificato. Ancora per un anno, però, e poi «adieu», uscirà dal listino, in nome della CO2, e rimarrà solo in variante V8. Le vetture della B Alata sono da sempre macchine potenti, raffinate, esclusive, innanzi tutto da guidare, come amavano fare un tempo gli aristocratici Bentley Boys. La Continental GT segue questa regola, in particolare nella più potente e costosa versione Speed (prezzo da 274.622 euro). Estremamente comoda per due persone, un pò sacrificata per quattro (lo spazio per le gambe è proprio poco, soprattutto se all’anteriore siedono persone alte), in città l’ auto mostra un’insonorizzazione perfetta. Spinta dal poderoso W12, si muove con insospettabile agilità anche con un filo di gas. Gli occhi della gente sono sempre puntati su di lei, particolarmente in questo vistoso ma elegante colore «orange». Lo stress della quotidianità, però, rimane confinato fuori dal suo appagante abitacolo, dotato di tutti i comfort, televisione (utilizzabile solo a veicolo fermo) compresa.

In autostrada, verrebbe voglia di premere sul pedale del gas e mettere alla prova i 659 Cv del 6,0 litri di questa inglesina del gruppo Volkswagen. Con il suo 0-100 da urlo, appena 3,6 secondi, ti incolla al sedile come un jet pronto al decollo. I limiti di velocità, che in Svizzera sono 120 km/h, costringono a lasciare insoddisfatto il sogno dei 335 km/h di velocità massima e consigliano relax. Impostato il controllo di velocità automatico e un pò di buona musica (l’impianto hi-fi è firmato Naim), optiamo per una digressione di un centinaio di chilometri verso Nantua e il suo incantevole specchio d’acqua dolce. Sulla salita e sui tornanti che affiancano l’autostrada mettiamo un pò alla frusta questa Continental GT. Anche le pendenze più ripide sembrano discese e, con le quattro ruote motrici e sterzanti i tornanti si «raddrizzano» quando, superato il punto di corda della curva, si affonda il pedale sull’acceleratore. Dopo la sosta per il pranzo a bordo lago, subito via verso il Monte Bianco. Nonostante il caldo torrido l’abitacolo e le poltrone (climatizzate e ventilate) raggiungono subito la temperatura di massimo gradimento. D’estate, si sa, il traforo è trafficatissimo, e l’ora di coda all’imbocco del tunnel lascia tempo per provare e apprezzare, questa volta da da passeggero, i gadget di bordo, massaggio in primis. Si può scegliere tra cinque programmi: onda, pulsazione, stretch, lombare e spalle. Tutte efficaci.

Con la connessione W-Lan di bordo ci agganciamo alla tv a pagamento e con il tablet ci godiamo un film. Poi, entrati in Italia e finita la pellicola, riprendiamo la guida, in direzione Lombardia. Dopo 7 ore e 14 minuti di viaggio, comprese le soste per foto, caffé e spuntini, 443 km, una media di 61 km/h e un consumo di 13,6 litri/100 km eccoci arrivati alla Bentley Milano, freschi e in forma. A dispetto dell’effettiva durata, il viaggio è volato via quasi senza che ce ne accorgessimo. È un peccato dover restituire questa Speed, ora che imparavamo a conoscerla e, soprattutto, senza averla fatta correre su un’autobahn tedesca alle velocità «siderali» di cui è capace o averne saggiato la poderosa spinta che offre in ripresa oltre i 200 km/h. Sarà per un’altra volta, magari al volante dell’ultimo esemplare W12 «puro» che uscirà dalle mani sapienti degli operai-artigiani di Crewe.

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Mercoledì 19 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-07-2023 09:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA