La Rolls Royce Ghost per le vie di Milano

Rolls-Royce regina di Milano, e presto sarà elettrica. La prima signora Bev si chiamerà Spectre e arriverà nel 2023

di Giampiero Bottino
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MILANO Fare la rivoluzione nel segno della tradizione: questa la scelta della Rolls Royce che, battezzando Spectre il suo primo modello 100% elettrico, adotta un nome vagamente esoterico come quelli – Ghost e Phantom – delle attuali limousine, rispetto alle quali la prima Bev con la Spirit of Ecstasy (la leggendaria statuetta ridisegnata per esigenze aerodinamiche) sul cofano vanta solo due porte, per quanto di dimensioni monumentali. Si tratta quindi di un coupé extra-lusso, lungo 5,453 mm e in consegna dalla fine del 2023 con un prezzo (dettaglio trascurabile per chi se la può permettere) ancora da definire, ma che potrebbe comunque collocarsi tra i 351.000 del Suv Cullinan e i 484.000 della Phantom. La piattaforma, pur essendo condivisa con l’intera gamma endotermica, è stata opportunamente modificata per aumentare del 30% la rigidità torsionale, e nel cofano scalpitano (silenziosamente) 585 cv con 850 Nm di coppia e un’autonomia di 520 km calcolata nel ciclo Wltp.

In attesa di conoscere di persona l’apripista della “conversione elettrica” che entro il 2030 coinvolgerà l’intera gamma, abbiamo potuto provare due vetture attualissime: la Ghost – il modello di maggior successo nei 116 anni di storia del brand – che con la lunghezza di 5.546 mm può essere considerata la “sorella minore” della Phantom e il Suv Cullinan dal look massiccio e squadrato, che invece si “ferma” a 5.341 mm. 
E che è l’unico della gamma a non ereditare il nome dal mondo del soprannaturale, ma da quello, altrettanto rarefatto e non meno intrigante, dell’alta gioielleria: il Cullinan è infatti il più grande diamante grezzo del mondo (3.160 carati), il cui principale frammento lavorato (il Cullinan I) si può ammirare nella Torre di Londra che custodisce il tesoro della Corona inglese. L’esperienza – inedita per chi scrive – al volante di una Rolls non ha tradito le attese: lusso e comfort a volontà, un viaggio nel silenzio assoluto grazie a un isolamento perfetto dell’abitacolo che solo sull’asfalto più ruvido lasciava filtrare qualche accenno di fruscio degli pneumatici, dettagli esclusivi e suggestivi come il “Silver star headliner”, l’effetto cielo stellato regalato (si fa per dire, perché costa quasi 16.500 euro) alla Ghost dalla pioggia di Led inseriti sotto il rivestimento del tetto piuttosto che i pulsanti – posizionati sulla consolle centrale della berlina e alle due estremità della plancia sul Cullinan – che chiudono automaticamente, con silenziosa dolcezza, le portiere.

Unica pecca (apparente) per un’auto da 320.000 o più euro, i sedili anteriori privi di funzione massaggio. Una lacuna voluta (e rimediabile con il catalogo degli optional) per un’auto che pochi proprietari guidano personalmente. Dal punto di vista dinamico, straordinario l’effetto “tappeto volante” creato dal raffinato sistema di sospensioni Planar, al debutto mondiale, capace di cancellare tutte le imperfezioni del fondo stradale. Quanto a prestazioni, l’esuberanza del 12 cilindri 6.7 twin turbo da 571 cv e 850 Nm di coppia massima condiviso da tutte le Rolls – come la piattaforma “Architecture of Luxury” – si fa sentire sia su asfalto, campo d’azione privilegiato (se non unico) della Ghost, sia su terreni più accidentati dove invece è Cullinan ad avere ottime carte da giocare.

Nel corso del test svoltosi esclusivamente su strada abbiamo apprezzato le accelerazioni mozzafiato e le alte velocità raggiungibili senza quasi accorgersene, anche se sui tracciati misti le dimensioni e la stazza si fanno sentire nonostante le risposte alle sollecitazioni dello sterzo siano sempre rapide e precise. Chi comunque non si accontenta, pur sapendo di essere al volante di auto che non sono nate per le prestazioni estreme, può sempre optare per l’ancor più ricca (cosa che potrebbe sembrare incredibile) versione “Black badge”. Disponibile per entrambi i modelli, garantisce prestazioni ancora superiori grazie al surplus di potenza e coppia (i cavalli sono diventati 600 e i Newtometri 900), distinguendosi anche per i dettagli esclusivi e i materiali ancor più pregiati.

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Sabato 17 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 11:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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