«Finalmente e grazie!», commenta così Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, il Decreto attuativo emanato dal ministro Salvini - «che rende concreto il desiderio di decine di migliaia di collezionisti di riportare interamente allo stato originario le loro automobili». «Una grande conquista e una importante tutela per il patrimonio storico automobilistico italiano: il più rilevante al mondo», commenta il presidente dell’Aci: «A nome di tutti i collezionisti e appassionati di auto storiche d’Italia dico grazie al ministro Salvini, un grande grazie al suo impulso e alla sua attenzione, che hanno permesso di superare gli ultimi intoppi burocratici affinché le nostre vetture storiche potessero raggiungere la completa originalità di un tempo, come già accade nel resto del mondo, contribuendo, peraltro, a tutelarne il valore».
«Con questo decreto - evidenzia ancora Angelo Sticchi Damiani - si conclude un percorso iniziato più di cinque anni fa di intensa collaborazione istituzionale, tra la Mctc, il Poligrafico dello Stato e Aci. Un lavoro comune, fatto di studi progettazione e test, con investimenti da parte del Poligrafico dello Stato, grazie al quale sono state create le condizioni per arrivare a questo punto. Un ringraziamento particolare, infine, al viceministro Galeazzo Bignami». Da anni - spiega una nota - l’Aci sollecitava la possibilità di ripristinare le targhe di prima iscrizione per i veicoli storici successivamente reimmatricolati con le nuove targhe, e la legge di bilancio del 30 dicembre 2020 ne aveva previsto la possibilità. Le targhe per autoveicoli, motocicli e macchine agricole, saranno tutte realizzate direttamente dal Poligrafico Zecca dello Stato, da quelle quadrate a quelle orizzontali con l’indicazione della Provincia in arancione.