GINEVRA - È anomala rispetto alla storia dell’evento, ma comunque interessante, la presenza di una due ruote al Salone dell’Automobile di Ginevra. Ma la futuribile moto FSD 59 disegnata dal celebre Frank Stephenson (ha lavorato per Ford, Bmw, Mini, Ferrari, Maserati, Fiat, Lancia, Alfa Romeo e McLaren) ha tutte le caratteristiche per essere ospitata al Palexpò. Il concept FSD 59 ha infatti le qualità e la visione verso il futuro per identificarsi con due dei valori che gli organizzatori dell’evento ginevrino avevano posto alla base del nuovo formato per l’edizione 2024 (appena aperta). FSD 59 si identifica infatti in senso ampio con il progresso tecnologico e con le opportunità ancora utilizzabili offerte dalla ricerca aerodinamica e dai nuovi materiali. E il concept (realistico) della due ruote vuole essere una sorta di manifesto - perfettamente disegnato - di ciò che ci attende con il passaggio alla mobilità a zero emissioni.
Risultato di un processo rigoroso e creativo che ha comportato la sperimentazione di diverse architetture e tecnologie nel campo delle motori a propulsione elettrica e a idrogeno. FSD 59i è leggera e agile, senza essere troppo aggressiva o compromettere confort e sicurezza. Include un motore elettrico che offre prestazioni ed efficienza impressionanti. E propone un design aerodinamico puro che riduce al minimo la resistenza e massimizza la velocità. La moto nasce su una piattaforma monoscocca con batteria modulare. E propone una regolazione dinamica dell’angolo del parabrezza, un’interfaccia uomo-macchina abilitata per la realtà aumentata e una carenatura monoblocco. «Il nostro team ha lavorato duramente dietro le quinte per presentare questo progetto - ha commentato Stephenson - e siamo entusiasti di condividerlo e presto anche di annunciare sviluppi».