Uno dei test di sicurezza AISICO

Sicurezza motociclisti: al centro prove AISICO riuniti i massimi esperti del settore

di Francesco Irace
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ROMA – Si è tenuto il 20 settembre a Pareto (AQ), presso il il Centro Prove della società AISICO S.r.l., il primo Convegno Internazionale sulla Sicurezza Stradale dei Motociclisti. Oltre 200 persone tra gestori stradali, produttori di dispositivi di ritenuta, ingegneri ed operatori della sicurezza stradale, hanno partecipato con grande interesse, con l'intento di comprendere più a fondo quali cambiamenti dovremo aspettarci sulle nostre strade a seguito dell’emanazione, lo scorso Aprile, del decreto “salva-motociclisti”. 

Dalla collaborazione tra AISICO S.r.l. ed ERF- European Union Road Federation- nasce, dunque, questa giornata di lavoro e confronto con i massimi esperti italiani ed europei nel campo della sicurezza stradale. Dati emersi dalle statistiche risalenti al 2017 ci indicano che, seppure in Europa a partire dal 2001 il numero degli incidenti si sia ridotto del 50%, tra questi quelli che vedono coinvolti i motociclisti rappresentano ancora oggi più del 14% del totale; anche in Italia il numero degli incidenti ha subìto un forte incremento, salendo all’11,9%. Dunque il Convegno è stata l'occasione per analizzare nel dettaglio il Decreto del MIT 01 Aprile 2019 sui dispositivi stradali di sicurezza per i motociclisti (GU N. 114 del 17-05-2019) ed è stato approfondito quanto riportato nella specifica tecnica europea CEN/TS 17342:2019 (ex 1317-8) che determina le classi di prestazioni, le modalità di prova e i criteri di accettazione dei dispositivi salva motociclisti (DSM), con lo scopo di ridurre la severità di impatto in caso di incidente. 

Tra i relatori che hanno preso parte al Convegno possiamo annoverare docenti rappresentanti delle migliori università italiane e delle più importanti associazioni e federazioni italiane ed europee che si occupano di sicurezza stradale e salvaguardia dei motociclisti. I temi trattati hanno fatto emergere la necessità di un miglioramento delle condizioni delle nostre strade in termini di illuminazione, segnaletica, stato delle barriere stradali; la necessità di promuovere una cultura della sicurezza stradale tra i viaggiatori; il bisogno di continuare con la ricerca affinché si possano sviluppare barriere per tutti gli utenti e la necessità da parte delle Autorità Nazionali di emanare normative interne per regolamentare l’installazione di barriere più sicure con DSM.

Tuttavia l'evento ha permesso anche ai presenti di assistere alla presentazione di due studi importanti in materia: il primo atto a dimostrare il grado di accuratezza dei manichini ad oggi utilizzati nei crash test, nonchè le loro affinità e differenze con il corpo umano; il secondo, un progetto sperimentale condotto dall’Università di Firenze, che studia le conseguenze, per i motociclisti, degli impatti laterali sugli arti inferiori, zona altamente a rischio di lesioni. L’elemento trasversale che ha attraversato tutti gli interventi è che la TS 17342, che descrive le specifiche di un crash test tra un manichino ed un dispositivo DSM, essendo solo una specifica tecnica non è obbligatoria e solo il regolamento nazionale degli stati membri può rinforzare l’uso di questi dispositivi in situazioni a rischio e definire i livelli di protezione necessari.

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Giovedì 10 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 11-10-2019 15:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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