Come potrebbe essere l'Apple Car

Apple Car, l'attesa continua. Slitta di altri due anni il debutto: non prima del 2028. E la guida sarà anche meno autonoma

di Mattia Eccheli
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ROMA – La Apple Car arriva più tardi e avrà funzioni di guida autonoma meno avanzate di quanto ipotizzato finora. Lo anticipa l'agenzia Bloomberg, che parla di un debutto posticipato al 2028, ossia due anni dopo l'ultima scadenza, il 2026, trapelata ufficiosamente e già frutto di uno slittamento. Il colosso californiano aveva cominciato a lavorare a propri veicoli a zero emissioni già nel 2014, anche se la “benedizione” definitiva al progetto sarebbe arrivata solo nel 2017 dallo stesso numero uno, Tim Cook.

Il colosso di Cupertino, la società più capitalizzata al mondo (3.000 miliardi di dollari), non è mai stato troppo generoso nel fornire informazioni circa il programma “Titan”, il nome in codice del progetto per lo sviluppo delle Apple Car. Le ultime notizie raccolte da Bloomberg rivelano un ridimensionamento sul fronte della guida autonoma, di sicuro rispetto ai piani iniziali che prevedevano veicoli non solo senza pedali, ma anche senza volante, in ogni caso a zero emissioni.

Pare che anziché il livello di automazione di 4 su 5, le Apple Car esordiranno con un 2+, già oggi inferiore a quello che offre Mercedes-Benz sulla propria ammiraglia Classe S e Eqs (3), la declinazione elettrica, e di cui disporrà anche il modello di punta della concorrente premium tedesca, Bmw. Oltre che nelle funzioni, le auto di Cupertino sarebbero anche diverse nelle linee, più semplici. Malgrado investimenti per centinaia di milioni di dollari, l'azienda californiana non è ancora pronta per il mercato automobilistico di massa, nonostante le prime immatricolazioni sperimentali (27 auto) risalgano al 2018. Nell'agosto dello stesso anno erano salite a 68 con un totale di 111 autisti autorizzati a testarle.

Doug Field, in passato manager di punta di Tesla, dove si occupava dell'ingegnerizzazione, era stato chiamato a guidare l'operazione Titan proprio nell'estate del 2018 (Manfred Harrer sarebbe poi stato “strappato” a Porsche, dove si occupava dello sviluppo dei telai, nel 2021). Nel 2019 Apple perfezionava l'acquisizione della start-up impegnata nello sviluppo di veicoli a guida autonoma Drive.ai. Nel corso degli anni al colosso dell'informatica sono state attribuite “vicinanze” a Hyundai/Kia e a Toyota. Nissan aveva invece smentito le indiscrezioni circa l'esistenza di un dialogo con Apple, che sembra invece aver preferito puntare sull'opzione interna.

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Venerdì 26 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 19:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA