Un concessionario Fca

Dealer Fca ingranano la marcia: via alla riapertura dal 4 maggio con nuovo protocollo sicurezza

di Sergio Troise
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TORINO - A marzo il calo delle vendite di auto in Italia è stato dell’85,4% e ai “padroni di casa” di FCA è andata ancora peggio, con un consuntivo del -90,3%. Non sappiamo ancora come si chiuderanno i conti di aprile, ma la conferma del crollo è scontata. Con i potenziali clienti relegati in casa e le concessionarie chiuse (o costrette a lavorare da remoto) non ci si poteva attendere nulla di diverso. Da oggi, però, è possibile guardare al futuro con fiducia: il 4 maggio si riparte e concessionarie e officine autorizzate si stanno attivando in vista della riapertura. «Ci siamo attrezzati per applicare un protocollo di sicurezza e salute dei clienti e dei dipendenti per una ripartenza sicura ed efficace» fanno sapere da FCA.

Tutti coloro che finora hanno rinviato l’acquisto di un’auto del gruppo italo-americano (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Jeep) e hanno in animo di entrare in concessionaria per vedere da vicino l’”oggetto del desiderio”, avranno finalmente la possibilità di farlo. Basta visite virtuali da remoto, da lunedì sarà possibile vedere da vicino l’auto che s’intende acquistare, guidarla per un test drive, trattare il prezzo, le condizioni di vendita, gli optional. Tutto ciò senza rischi per la salute. E lo stesso vale per le operazioni di assistenza.

«E’ venuto il tempo di riaprire le porte delle nostre concessionarie e officine, operando con fiducia, sicurezza e forza» dicono i responsabili del piano, consapevoli di avere predisposto le cose nel migliore dei modi. La rete di vendita e post-vendita di FCA applicherà infatti un protocollo di sicurezza e salute elaborato con la collaborazione dei principali virologi italiani, tra cui il professore Roberto Burioni dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Ma vediamo più in dettaglio in che cosa consiste il piano. In via preliminare tutte le attività di pulizia e igienizzazione saranno eseguite con frequenza regolare in tutti i locali. Il protocollo, infatti, prevede presidi sanitari nell’area di accoglienza di ogni showroom e officina, oltre a specifici flussi di accesso. Tutto il personale sarà munito di dispositivi di protezione individuale (DPI) per gli incontri con i clienti e l’esecuzione degli interventi. E nei locali saranno ben visibili sia la lista delle raccomandazioni di comportamento da adottare sia la segnaletica a pavimento per indicare la prescritta distanza interpersonale di sicurezza. Inoltre, qualora il cliente ne fosse sprovvisto, saranno offerti gel igienizzante, guanti monouso e mascherine (li produce la consociata Mopar).

All’interno della struttura, il cliente sarà accolto e accompagnato dal venditore lungo l’intera visita che provvederà a presentare le caratteristiche del veicolo in modalità on line per poi passare alla visione dell’auto nello showroom, mantenendo sempre la prescritta distanza interpersonale di sicurezza. Le stesse precauzioni saranno adottate negli uffici amministrativi e presso l’area di vendita ricambi.

Per coloro che lo richiederanno sarà possibile valutare anche la possibilità di effettuare un test drive, scegliendo tra due opzioni: una prova non accompagnato per 20-30 minuti oppure un test drive a casa (breve o lungo) con consegna dell’auto a domicilio su indicazione del cliente. In caso di permuta, sarà possibile inviare video, foto e altra documentazione in formato digitale in anticipo per supportare la valutazione dell’auto.

Anche per la fase di consegna la parola d’ordine è “sicurezza”: prima, tramite l’applicativo Google Meet, il cliente riceverà in anticipo tutte le spiegazioni sulla vettura al fine di ridurre i tempi di consegna. Poi, fissato l’appuntamento, si potrà recare in concessionaria sempre nel rispetto delle misure di sicurezza o, in alternativa, potrà richiedere la consegna direttamente a domicilio.

Il protocollo rivolge particolare attenzione anche alle attività in officina, punto nevralgico di qualunque concessionaria. I locali dedicati all’assistenza tecnica e meccanica – si legge nel testo di FCA predisposto per garantire la sicurezza - saranno sempre puliti, disinfettati e periodicamente igienizzati. Tutti i dipendenti saranno dotati di DPI e lavoreranno uno alla volta su ogni veicolo. Nessuno, eccetto il personale autorizzato, potrà accedere a quest’area e ogni vettura da riparare sarà oggetto preventivamente di una procedura specifica che prevederà igienizzazione e pulizia, oltre all’installazione di protezioni per volante, sedile del conducente, tappeti e leva del cambio. Anche in caso di auto di cortesia – viene puntualizzato - saranno seguite tutte le procedure per avere il veicolo pulito, igienizzato e munito di apposite protezioni.

Non mancheranno corner per la vendita di prodotti igienizzanti, sempre assicurati da Mopar, che rende disponibile anche una gamma completa di detergenti per le mani e per tutti i tipi di superfici. Inoltre, sempre all’interno del catalogo si trovano la segnaletica a pavimento e i divisori in plexiglass per le postazioni, nonché i kit di protezione per la vettura e quelli igienizzanti per la pulizia preventiva degli interni.

Tutto ciò premesso, quanto forte sarà la volontà degli italiani di tornare ad interessarsi all’acquisto di un’auto in tempi di pandemia? Solo il tempo ce lo dirà. Ma in casa FCA non manca una certa fiducia. In un comunicato diffuso dall’azienda alla vigilia della riapertura si legge infatti che «in realtà le concessionarie e le officine di FCA non sono mai state chiuse completamente, in quanto hanno operato da remoto, in linea con le disposizioni governative, con riscontro positivo da parte dei clienti: basti pensare agli oltre 35mila coupon scaricati per l’acquisto di un nuovo veicolo con l’iniziativa di Live Week, ai numerosi preventivi effettuati con il programma Car@home e ai tanti interventi eseguiti a domicilio del cliente da parte della rete di assistenza per casi urgenti e indifferibili di assistenza, quali ad esempio i servizi di Pick Up & Delivery e Officina Mobile».

I servizi da remoto – vale la pena ricordarlo - proseguiranno anche dopo il 4 maggio con l’impiego del sistema di prenotazione on line di appuntamenti e interventi, insieme all’impiego di Google Meet per preventivi, preconsegna o prevalutazione della permuta. Senza dimenticare il ritiro e la consegna della vettura nuova o da provare, direttamente a domicilio, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari e delle disposizioni governative. Inoltre, in caso di intervento per riparazione, l’accettazione della vettura sarà effettuata da remoto con la consegna delle chiavi della vettura in un apposito box. In questo modo, si potranno limitare le permanenze all’interno degli showroom e nelle officine.

E i concessionari, messi in ginocchio dalle circostanze, tutti o quasi in crisi di liquidità e con spese fisse non rinviabili, come si preparano alla svolta del 4 maggio? «La vicinanza di FCA in questo momento difficile è stata fondamentale per tutti noi - dichiara Umberto Schininà, presidente dell’Unione concessionari italiani FIAT (UCIF) e titolare della concessionaria Gruppo Scar di Ragusa -. Fin dall’inizio dell’emergenza ci siamo sempre sentiti supportati e incoraggiati dalla casa madre: prima con strumenti on line e servizi innovativi e ora con questo nuovo protocollo per la ripartenza. Ovviamente abbiamo sempre anteposto la sicurezza ad ogni altro aspetto, e sono certo che la nostra consolidata partnership ne esca ancora più rafforzata e che il lavoro di squadra sarà la via giusta per raggiungere i nostri obbiettivi futuri». Una dichiarazione beneaugurante e carica di fiducia nel futuro, e tuttavia in netto contrasto con quanto sostenuto da Federauto, secondo cui «l’impatto che l’emergenza Covid-19 ha avuto sui dealer è allarmante e c’è il rischio concreto di compromettere la continuità aziendale e la sopravvivenza stessa delle imprese».

 

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Giovedì 30 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 02-05-2020 14:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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