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Dacia Spring elettrica, Jogger full hybrid e motorizzazioni Gpl per le versioni Eco-G di Duster, Sandero e Jogger: sono i tre fronti su cui si muove il costruttore romeno del Gruppo Renault per il suo approccio “smart green”. L’intenzione è di proseguire sulla strada tracciata e, anzi, di estendere l’impegno sull’ecologico. Didier Michaud, Platforms and Powertrains Leader di Dacia, Clément Arié, Spring Product Leader di Dacia, Guido Tocci, Managing Director Dacia Italia e Rosa Sangiovanni, Marketing Director Dacia Italia, hanno illustrato la strategia del brand a Roma durante il Dacia Talks, sesto appuntamento della serie ideata da Dacia per parlare di iniziative e modelli in un formato domanda-risposta con i giornalisti. Hanno anche presentato in anteprima nazionale la nuova Spring, l’auto elettrica supercompatta di segmento A del marchio romeno, resa oggi ancora più efficiente e tecnologica.
I trasporti sono il secondo responsabile delle emissioni di gas serra nel mondo (23% del totale), al pari dell’industria e dopo l’uso del carbone per la generazione elettrica (29%), hanno sottolineato i manager francesi di Dacia. L’approccio “smart green” del gruppo Renault è un impegno, nero su bianco, a cercare di ridurre il peso dei veicoli sulla salute del pianeta. L’azienda intende migliorare le sue prestazioni green su tutta la catena del valore: fornitori, fabbriche di assemblaggio, prestazioni dei veicoli e loro smaltimento.
Siccome il mantra di Dacia è - oltre al value for money – anche un’essenzialità in costante evoluzione, il brand non si ferma mai nella ricerca di tecnologie per l’efficienza energetica che, sempre rispettando l’obiettivo del rapporto qualità-prezzo più favorevole per il consumatore, permettano di ottenere motori via via più ecologici. Per questo nella lineup di Dacia, come in quella del Gruppo Renault, restano tutte le motorizzazioni green di punta: full hybrid (come per la Dacia Jogger), mild hybrid (Mh 48V, come per la Dacia Duster), elettrico a batteria (come per la Dacia Spring) e Gpl (ovvero Duster, Sandero e Jogger nelle versioni Eco-G). Sono tecnologie che garantiscono tutte una quota di abbattimento di emissioni mentre si guida, dal -100% dell’auto a batteria al -20% dell’ibrido full al circa -15% delle altre alimentazioni.
Pur spingendo la sua proposta a batteria, Dacia non dimentica il primato nel Gpl. Da noi Dacia rappresenta il 40% delle vendite complessive di auto a gas da petrolio liquefatto e i veicoli Dacia a Gpl accentrano oltre il 70% delle vendite totali del marchio. Ma anche in Francia, Romania, Spagna, Europa centrale e Repubbliche baltiche le Dacia in versione Gpl hanno saputo convincere gli automobilisti. Il costruttore è vicino al traguardo di 1 milione di Gpl vendute dal 2009 e i manager hanno ribadito che l’impegno su questa forma di alimentazione resta invariato.
Intanto, dal 2010 al 2023 il gruppo Renault ha già ridotto del 28% le emissioni dei suoi veicoli lungo l’intero ciclo di vita, considerando la produzione, l’uso e lo smaltimento; l’abbattimento delle emissioni durante l’uso è quello che è diminuito di più (-86%), grazie a motori e carburanti sempre più efficienti nelle prestazioni. Di qui al 2050, la casa automobilistica della losanga intende migliorare ulteriormente i suoi risultati introducendo più auto elettriche a batteria, rendendo più efficienti i processi industriali, usando elettricità da fonti rinnovabili nelle fabbriche e portando nelle sue auto un design sempre più ecosostenibile, ovvero con materiali riciclati e a basso impatto ambientale. Sul fronte delle rinnovabili il gruppo Renault è anche presente con Mobilize, che offre servizi legati alla mobilità sostenibile, dal car sharing alle wall box per la ricarica fino al recupero delle batterie.
La nuova Spring – che dal lancio nel 2021 ha venduto più di 160mila unità – partecipa in modo significativo agli obiettivi di sostenibilità di Dacia e Renault. Già pre-ordinabile, ha due allestimenti - Expression ed Extreme - e due livelli di potenza: 45 e 65 Cv. La batteria da 26,8 kWh (con garanzia di 8 anni o 120mila km) ha 225 km di autonomia nel ciclo misto WLTP. Il peso inferiore alla tonnellata (984 kg) contribuisce ad abbattere i consumi di Spring: merito del design ecosostenibile sulla piattaforma Cmf-Aev di Renault che, senza nulla togliere alla robustezza e alla sicurezza, ha permesso di creare l’auto più leggera (e accessibile) della sua categoria. La batteria è Made in China, ma i manager di Dacia non escludono un futuro in cui i veicoli elettrici del marchio monteranno batterie fabbricate in Europa.