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BERLINO – Nel 2023 sono state vendute in Germania 2,84 milioni di auto nuove, il 7,3% in più rispetto all'anno precedente con un andamento negativo negli ultimi mesi per effetto della rimodulazione degli incentivi, sospesi poi a sorpresa una settimana prima della scadenza. Gli effetti su dicembre sono stati importanti: -23% a poco meno di 242.000 immatricolazioni. I volumi restano trascinati dalle aziendali, che valgono il 67% delle registrazioni (+12,4%). Circa i colori, ha reso noto l'Ufficio federale dei trasporti, grigio (31,6%) e nero (26,5%) sono stati i più gettonati, seguiti dal bianco (20,7%).
Le auto ibride hanno totalizzato quasi il 30% delle vendite (840.304), con una sostanziale stabilità rispetto al 2022 (+1,6%). Particolarmente penalizzate sono risultate le motorizzazioni plug-in, non più sovvenzionate dal gennaio dello scorso anno: -51,5% (175.724 esemplari). Nel 2023 sul mercato tedesco sono state consegnate oltre 524.000 elettriche pure (anche se non è chiaro quante di queste circolino ancora sulle strade del paese), che hanno inciso per quasi il 18,5% sui volumi complessivi (più del diesel, che si è attestato a 17,1%) con una crescita dell'11,4%. Nel complesso, le emissioni medie di Co2 della flotta di nuova immatricolazione sono cresciute lo scorso anno di quasi il 5%, da 109,6 a 114,9 g/km. Per il 2024 gli esperti concordano nel prevedere un forte ridimensionamento delle immatricolazioni di auto elettriche in Germania.
Praticamente tutti i marchi nazionali hanno archiviato l'anno con un bilancio positivo e Volkswagen si è confermato il costruttore più venduto (519.000 unità commercializzate) seppur con una crescita di poco superiore a quella del mercato (+7,9%). La casa di Wolfsburg è anche la sola in doppia cifra, perché Mercedes-Benz si è fermata al 9,8% (+13,7%), Audi all'8,7% (+15,7%) e Bmw all'8,2% (+11,2%). Con la sua penetrazione del 5,9% Skoda resta il primo costruttore estero per volumi, peraltro con numeri in aumento de 17,1%.
Almeno da punto di vista percentuale, impressionano le crescite di alcuni marchi cinesi o a controllo cinese. La Great Wall Motors ha guadagnato oltre il 19.000% sul 2022 con 4.660 immatricolazioni, raggiungendo una quota dello 0,2%. “Solo” tripla cifra per Lotus, che gravita nell'orbita della Geely, che ha contabilizzato un +161% (321 auto targate), e per Nio (+154%), ma con quasi 1.300 macchine consegnate. Con quasi 6.200 registrazioni, Alfa Romeo ha sfiorato lo 0,3% di quota con un'impennata delle vendite di quasi il 70%, mentre Suzuki ha avuto una progressione del 61% (oltre 25.000 consegne). Tesla, addirittura -77% in dicembre, ha chiuso l'anno a -9%, ma con una penetrazione del 2,2%, ma con volumi non troppo distanti da quelli di Dacia o Renault.