BERLINO - Il piano di governo presentato in Germania dalla coalizione ‘semaforo’, così chiamata per i colori dei partiti SPD, FDP e Verdi che ne fanno parte, non ha fatto assolutamente chiarezza sul futuro delle auto elettriche e sulla dismissione di quelle termiche, soprattutto dal punto di vista degli incentivi che sono in vigore al momento nel Paese. L’autorevole magazine Automobilwoche sottolinea che le notizie secondo cui l’accordo di coalizione prevede l’abolizione dei vantaggi fiscali per il gasolio sono errate, ma ribadisce anche che nei prossimi anni, gli automobilisti più attenti ai temi ambientali dovranno essere preparati alla diminuzione degli incentivi per le auto elettriche. Il quotidiano Bild ha riferito al riguardo che i partiti del ‘semaforo’ vogliono aumentare fino a 18 centesimi in più per litro il prezzo del gasolio. Con l’attuazione della direttiva Ue sulla tassazione dell’energia che prevede, tra l’altro l’adeguamento fiscale del gasolio e della benzina, è possibile che venga riesaminato il trattamento dei modelli diesel nella tassazione sui veicoli”.
Automobilwoche ricorda che in Germania il gasolio è attualmente tassato per 47,04 centesimi al litro mentre la benzina arriva a 65,45 centesimi. La direttiva Ue sulla tassazione dell’energia - ricorda il magazine - è però ancora lontana dall’essere approvata. La Commissione Ue ha proposto una revisione nell’ambito del pacchetto climatico Fit for 55 in cui, tra l’altro, vanno affrontate le esenzioni e le riduzioni fiscali per alcuni combustibili. A smentire l’aumento sulle tasse per i diesel è lo stesso Achim Pos vicepresidente del gruppo parlamentare SPD. “I rapporti secondo cui l’accordo di coalizione prevede l’abolizione del privilegio del diesel - ha detto - non sono corretti”. L’accordo di coalizione non prevede infatti un aumento delle tasse sul gasolio ma solo una revisione della tassazione dei veicoli nel caso in cui vi siano adeguamenti alla direttiva Ue sulla fiscalità dell’energia.
La relativa proposta di direttiva è ancora lontana dall’essere decisa. Il presidente dell’ADAC Gerhard Hillebrand ha dichiarato al riguardo che “una ristrutturazione della fiscalità per l’energia non deve concludersi con un aumento nascosto delle tasse” ed a tranquillizzare il numero uno dell’automobile club tedesco è arrivata una dichiarazione di Oliver Luksic portavoce della politica dei trasporti del gruppo parlamentare FDP. “Non ci sono piani del ‘semaforo’, ma programmi per l’armonizzazione con la legge europea. Come questo sarà attuato deve ancora essere discusso nei dettagli e manterremo bene in mente gli interessi degli automobilisti”. Un po’ diverso il tono dei commenti da parte dei Verdi. “Nell’accordo di coalizione, ci siamo impegnati a raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi - ha affermato Stefan Gelbhaar responsabile dei trasporti nel partito - ed anche il settore dei trasporti deve dare il suo contributo. La riduzione delle sovvenzioni dannose per l’ambiente è un’obiettivo comune del ‘semaforo’. Quindi stiamo esaminando le agevolazioni fiscali per il gasolio”. Ci sono anche dubbi sul futuro degli incentivi per le auto elettriche soprattutto per gli ibridi plug-in.
E’ chiaro - ricorda Automobilwoche - che secondo l’accordo di coalizione, nulla dovrebbe cambiare nel sistema di finanziamento esistente per gli ibridi plug-in fino alla fine del 2022. Ma Jens Hilgenberg, esperto di trasporti dell’associazione ambientalista Bund, ha detto che “la sovvenzione per gli ibridi plug-in è un errore nella politica climatica”. Secondo i piani del ‘semaforo’, i finanziamenti dovrebbe cambiare dal 2023 in modo tale da sostenere solo i veicoli che possono dimostrare di avere un effetto positivo sulla protezione del clima. Oltre il 2025 dovrebbe però sparire anche il bonus innovazione destinato alle auto elettriche. “Per sostenere il rapido aumento dell’elettromobilità come è anche prescritto politicamente, i premi per l’acquisto di auto elettriche - e questo include in particolare gli ibridi - saranno necessari anche in futuro”, ha affermato il presidente dell’Associazione dei l’industria automobilistica, Hildegard Müller.
Ed ha ribadito che la Germania ha “anche bisogno di finanziamenti per gli ibridi in considerazione dell’infrastruttura di ricarica che non è stata ancora ampliata”. L’esperto del settore Ferdinand Dudenhöffer ha affermato che la rimozione completa del bonus all’innovazione nel 2025 rallenterà notevolmente la mobilità elettrica. D’altra parte, nel contratto c’è un obiettivo ambizioso: entro il 2030 dovrebbero esserci “almeno 15 milioni di auto elettriche”. Ma è controverso se per il ‘semaforo’ questo includa anche ibridi plug-in. Tutti concordano su un punto, però: c’è ancora molta strada da fare per arrivare a questi 15 milioni.