
Germania, in maggio il mercato auto cede il 10,2%. Nella sfida elettrica crolla Tesla (-89%), vola la rivale Polestar (+154%)

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BERLINO – La Germania dell'auto continua a soffrire, anche se in maggio meno dell'Italia: con 207.199 immatricolazioni, l'Autorità federale dei tarsporti ha contabilizzato una flessione del mercato del 10,2%, che fa crescere al 9,3% il calo dall'inizio dell'anno. Lo scorso mese appena 11 marchi dei 36 inseriti nella tabella principale hanno chiuso in attivo. Il crollo di Tesla è quasi clamoroso: in maggio ha commercializzato l'89% di auto in meno a confronto di un anno fa. Da gennaio in poi è sempre positiva: +65%.
Le emissioni medie della flotta registrata in maggio sono scese a 120,3 g/km, con una flessione del 3,8%. Si tratta dell'effetto della progressiva elettrificazione del parco circolante, peraltro rallentata dalla scarsa disponibilità di vetture la cui produzione è rallentata dalla ormai quasi cronica carenza di semiconduttori e dalle difficoltà causate dalla guerra e dai ripetuti congelamenti delle attività in Cina.
In Germania, lo scorso mese sono cresciute del 9% le consegne di auto elettriche, la cui quota ha superato il 14%. La penetrazione delle ibride, plug-in comprese (-14,7%, pari a uno share dell'11,2%), ha invece subito una contrazione del 5,8% al 29,3%. Le auto a benzina sono risultate le più gettonate con il 36% (-14,1%). La quota del diesel è rimasta poco sopra al 20%, in calo del 18,4%.
Il mercato conferma le contraddizioni dell'attuale situazione con i marchi premium sempre ben posizionati e un brand come Dacia (+37,7% in maggio e +46,5% da inizio anno) sugli scudi. Bene Polestar (+154%, ma un confronto credibile si potrà fare l'anno prossimo), Mercedes (+23,4) e Land Rover (+17,8%), oltre che, fra gli altri generalisti, Honda (24,9%), Nissan (+24,5%) e Kia (16,7%). Con perdite significative, oltre a Tesla male, Subaru (-53,1%), Suzuki (-50,9%),Mazda (-48,5%), Ds (-42,6%), smart (-42%) e Peugeot (-39,3%). Da inizio il brand migliore resta Polestar (+160%, ma con una quota dello 0,2% pari a 2.036 auto targate), quello peggior Jaguar (-38,7%, pari allo 0,1% di penetrazione con 1.408 macchine vendute).
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