In Italia le vendite di auto elettriche non decollano e la loro quota di mercato è ferma al 4,2%. Per questo c’è grande attesa per i forti incentivi che il ministro Adolfo Urso si prepara a varare, particolarmente rilevanti per chi compra questo tipo di auto. Gli operatori della filiera temono però che proprio l’effetto annuncio possa avere conseguenze negative sulla partenza del mercato nel nuovo anno. Intanto il 2023 si chiude con 1.566.448 immatricolazioni di auto, il 18,96% in più del 2022. Un dato apparentemente positivo, ma come evidenzia il Centro Studi Promotor in realtà si registra «un calo del 18,3% sul 2019, cioè sull’anno precedente la pandemia e tutti gli altri eventi negativi che l’hanno accompagnata. In valore assoluto, rispetto al 2019, nel quadriennio 2020-2023 sono state immatricolate 1.944.794 auto in meno».
Nell’infografica in basso sono illustrati i principali eco incentivi allo studio del governo per l’acquisto di un’ auto a basse emissioni inquinanti. Gli incentivi piu sostanziosi, per fasce di reddito, sono garantiti per l’acquisto di un veicolo elettrico con la rottamazione della propria auto inquinante.
A dicembre sono state vendute 111.136 con una crescita del 5,9% sullo stesso mese dell’anno precedente. Gli incentivi allo studio del governo nel caso delle vetture «full electric» partono da 6.000 euro e arrivano a 13.750, se si rottama un’ auto Euro2 e si ha un Isee sotto i 30 mila euro, mentre l’aiuto per l’acquisto di un veicolo ibrido va da 4 a 10 mila euro, e quello per un’ auto a basse emissioni dai 1.500 ai 3.000 euro. Ancora non si tratta di numeri ufficiali, ma di ipotesi contenute nella bozza di lavoro per il rinnovo degli incentivi auto sui quali il governo punta a utilizzare risorse per 930 milioni, sommando 570 milioni di nuovi fondi per l’automotive e quanto rimane non speso dei vecchi incentivi. L’intervento riguarda anche veicoli commerciali, taxi e noleggi a lungo termine. Per il leasing sono previsti 50 milioni. Nel merito del provvedimento si entrerà con il tavolo automotive convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per giovedì 1 febbraio 2024. Nel corso dell’incontro, presieduto dal ministro Adolfo Urso e con i principali rappresentanti delle imprese del settore, oltre alle organizzazioni della filiera, «verrà illustrato il nuovo piano degli incentivi per il settore automotive di prossima attivazione». La bozza di incentivi auto indica tra obiettivi da raggiungere: 1) cambiare il parco auto circolante in Italia, che è uno dei più vecchi d’Europa (oltre 11 milioni di vetture Euro 3 o inferiori); 2) sostenere e supportare le famiglie meno abbienti (extra bonus del 25% per Isee 30 mila euro); 3) rimodulare gli strumenti incentivanti per stimolare l’acquisto di auto effettivamente prodotte in Italia.
Una spinta importante al mercato visto che, secondo il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, «la ripresa dall’agosto 2022 si sta esaurendo e il mercato dell’ auto sta entrando in una sostanziale e non breve stagnazione con la prospettiva per il 2024 di un volume di immatricolazioni allineato a quello del 2023, cioè di 1.573.000 unità». Nel 2023 Stellantis ha venduto in Italia 591.156 auto, il 10,5% in più dell’anno precedente, con una quota di mercato pari al 33,5% contro il 36,3%, ma a dicembre le immatricolazioni sono state 36.833, in calo del 4,6% rispetto all’analogo periodo del 2022 Il gruppo anche nel 2023 ha mantenuto la leadership del mercato italiano e tra i veicoli elettrificati a registrato una quota del 25,1% (vetture più veicoli commerciali leggeri), «confermando il ruolo guida nella transizione energetica nazionale». Tesla in un anno triplica i volumi, i cinesi di Mg moltiplicano per quattro le vendite e sfiorano il 2% di quota di mercato.