Cresce ancora in Italia il numero delle infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici: stando ai dati aggiornati al 31 marzo scorso sono oltre 54mila i punti a uso pubblico, tra installati e attivi, quasi 13mila in più rispetto a 12 mesi prima, di cui oltre un terzo di tipo veloce e ultra-veloce. I dati sono stati forniti da Motus-E nel corso di un'iniziativa sul tema della mobilità urbana organizzato nell'ambito del Forum Pa 2024, che si chiude oggi a Roma. Stando alla rilevazione, il 58% dei punti totali si colloca al nord, il 20% al centro e il 22% al sud e nelle isole. Sulle autostrade italiane sono presenti 942 punti di ricarica, di cui è dotato il 40% delle aree di servizio.
«Questi dati ci pongono bene rispetto ad altri Paesi europei, il problema è che i nostri associati che pongono a terra le colonnine lo fanno con risorse proprie» ha sottolineato Francesco Naso, segretario generale dell'associazione, che riunisce i principali operatori dei settori automotive ed energia e dal mondo accademico per favorire l'elettrificazione dei trasporti. «Le pubbliche amministrazioni - ha proseguito - possono far un gran lavoro di pianificazione, non solo con spazi propri, ma anche mettendo a valore il rapporto che hanno con Gdo, supermercati e negozi di prossimità, in modo tale da mettere a disposizione i posti auto in alcune ore del giorno o della notte ai cittadini che vogliono ricaricare, anche con un investimento minimo. Questo può portare a un bel risultato nella diffusione dei punti di ricarica».