Un parco auto

Mercato auto Italia: +20% immatricolazioni ottobre, +15,7% per Stellantis. Unrae alza stime immatricolazioni 2023

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Le immatricolazioni di nuove auto in italia sono aumentate del 20,03% in ottobre a quota 139.052 unità dalle 115.852 dello stesso mese del 2022. Lo comunica il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nei primi dieci mesi dell’anno le vendite sono salite del 20,52% a 1.315.964 da 1.091.937 un anno prima. Per quanto riguarda il gruppo Stellantis, secondo l’elaborazione di Dataforce, le immatricolazioni in ottobre sono cresciute del 15,7% a 44.158 da 38.154, per una quota di mercato scesa al 31,7% dal 32,9% di un anno prima. Nel periodo gennaio-ottobre le vendite sono salite del 10,1% a 431.844 (da 392.304), per una quota passata al 32,8% dal 35,9%. In ottobre, precisa il ministero, i trasferimenti di proprietà sono stati 494.553 a fronte dei 439.960 dell’ottobre 2022, con un aumento del 12,41%.

Il volume globale delle vendite mensili, pari a 633.605, ha quindi interessato per il 21,95% vetture nuove e per il 78,05% vetture usate. Per quanto riguarda le case principali, ottobre ha visto crescite importanti per Dacia (+65,14%), Renault (+31,59%), Skoda (+46,41%) e Seat (+34,65%). Bene, ma con variazioni inferiori a quelle del mercato, anche Hyundai (+17%), Volkswagen (+12,94%), Bmw (+11,2%) e Toyota/Lexus (+10,4%). Rialzi più contenuti per Audi (+6,31%), Ford (+3,15%), Kia (+4,73%) e Mercedes (+5,12%). Exploit di Suzuki, con immatricolazioni più che raddoppiate a quota 3.645, Mg (+89,68%) e Tesla, che ha venduto 908 veicoli dai 30 di un anno fa. Ottobre in rosso per Volvo (-9,29%), Opel (-4,25%) e Mini (-37,57%). Tra i marchi del gruppo Stellantis, in evidenza Alfa Romeo (+48,23%), Chrysler/Jeep/Dodge (+36,8%), Fiat (+21,27%) e Lancia (+15,6%). In progresso del 5,96% le Peugeot mentre Citroen/Ds ha visto vendite in calo del 3,95%. La Top 10 dei modelli immatricolati vede in testa la Fiat Panda (10.924), seguita da Dacia Sandero (5.202), Lancia Ypsilon (4.223), Jeep Avenger (3.514), Toyota Yaris (3.475), Citroen C3 (3.207), Ford Puma (2.526), Volkswagen T-Roc (2.380), Fiat 500X (2.369) e Mg Zs (2.304).

Con un andamento migliore delle attese delle immatricolazioni auto, grazie alla ritrovata disponibilita di prodotto e alle spinte commerciali - fattori che dovrebbero caratterizzare anche la parte finale dell’anno - l’Unrae rivede in deciso rialzo, rispetto alla previsione di luglio, la stima di chiusura dell’anno, prevista raggiungere 1.570.000 immatricolazioni, in crescita del 19,2% con 250.000 unita in piu sul 2022 (ma ancora in calo a -18,1% sul 2019). Per il 2024 si conferma invece la stima precedente di 1.600.000 auto immatricolate, un risultato che non si discosterebbe molto da quanto previsto per il 2023 (+1,9%) e con un calo del 16,5% sul 2019. L’Unrae segnala il clima di attesa che si sta creando fra i consumatori per le recenti dichiarazioni su possibili interventi di sostegno alla domanda, che rischiano di paralizzare interi segmenti del mercato fino a quando non saranno sciolti i dubbi sugli incentivi. E sul tema degli incentivi il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, sottolinea: «Visto il perdurare di un fortissimo e gravissimo ritardo nella transizione energetica, l’Unrae ribadisce la necessita di intervenire sull’attuale sistema di incentivi in modo da renderli piu fruibili, indirizzati senza compromessi ai target europei e destinati anche alle imprese, vero motore della transizione, rivedendo le regole e recuperando i residui del 2022 e quelli ormai quasi consolidati del 2023».

Anche sul fronte fiscale Michele Crisci, ancora una volta, sollecita «la necessita di una revisione del regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, che potrebbe essere velocemente operata attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, in modo da favorire le vetture a basso o nullo impatto ambientale. Queste, considerato il veloce turnover dei veicoli aziendali, potrebbero, subito dopo il periodo di detenzione, essere messe a disposizione dei privati senza ricorso ad incentivi, agevolando cosi il ricambio del vetusto parco circolante italiano». Le misure proposte dall’Unrae riguardano: la rimodulazione delle aliquote di detraibilita dell’Iva e di deducibilita dei costi in funzione delle emissioni di Co2, l’innalzamento del tetto di deducibilita, la riduzione del periodo di ammortamento. Il presidente dell’Unrae infine conclude: «Per fornire il nostro contributo in tema di decarbonizzazione della mobilita stradale, auspichiamo che venga convocato con urgenza il Tavolo Automotive - tanto caro al Ministro Urso - per supportare la diffusione della mobilita elettrica, l’accoglimento delle nuove tecnologie e il rinnovo del parco circolante, tutto in favore dei cittadini e delle imprese del nostro Paese».

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Venerdì 3 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 05-11-2023 09:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA