A gennaio 2024, il mercato italiano dell’ auto totalizza 141.946 immatricolazioni (+10,6%) contro le 128.329 registrate a gennaio 2023. Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione - fa sapere Anfia - le autovetture a benzina vedono il mercato di gennaio in aumento del 26,7%, con quota di mercato al 30,5%; mentre le diesel calano dell’8,7% con quota al 15,4%. Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano, nel solo mese di gennaio, il 54% del mercato, con volumi in crescita del 9,4% rispetto a quelli di gennaio 2023. Tra queste, le autovetture elettrificate (BEV e vetture ibride di tutti i tipi) rappresentano il 42,9% del mercato di gennaio, in aumento del 7,6%. Le ibride mild e full crescono del 14,2%, con una quota del 37,9%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV+PHEV) calano del 25,3% a gennaio e rappresentano il 5% del mercato del mese (in calo di 2,4 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2023): nel dettaglio, le auto elettriche hanno una quota del 2,1% e le vendite calano dell’11,1%.
Calano anche le ibride plug-in (-33,1%), che rappresentano il 2,9% delle immatricolazioni del primo mese del nuovo anno. Infine - continua Anfia - le autovetture a gas rappresentano l’11,1% dell’immatricolato di gennaio, quasi interamente composto da autovetture Gpl (in incremento: +17,5% nel mese). Le autovetture a metano, che nel mese diminuiscono del 22,4%, non raggiungono lo 0,2%. Parte bene l’anno per Stellantis in termini di immatricolazioni in Italia. A gennaio il gruppo ha messo a segno 49.285 registrazioni, in rialzo del 13,3% rispetto alle 43.515 unità dello stesso mese del 2023. A dicembre erano calate del 4,6%, mentre nell’intero 2023 sono salite del 10,5%. Il mese scorso il gruppo aveva una quota del 34,7% del mercato italiano, contro il 33,9% di gennaio 2023. Questi i dati sulle immatricolazioni auto elaborati da Stellantis su fonte Dataforce. «Il mercato auto italiano apre il 2024 in crescita (+10,6%) - afferma Roberto Vavassori, presidente di Anfia - anche grazie ad un giorno lavorativo in piu rispetto a gennaio 2023 (22 giorni contro 21), dopo il rallentamento del trend positivo registrato lo scorso dicembre (+5,9%). Siamo fiduciosi che il nuovo piano incentivi presentato questa mattina in occasione dell’incontro plenario del Tavolo Sviluppo Automotive, nei prossimi mesi possa sostenere la domanda, contribuendo al raggiungimento di un livello fisiologico delle immatricolazioni nel 2024. Bene per l’aumento degli importi unitari per l’acquisto delle auto elettriche, per la progressivita del bonus in funzione della classe Euro del veicolo rottamato e per l’estensione degli incentivi a tutte le persone giuridiche con l’eccezione dei concessionari - misure fondamentali nella direzione della graduale decarbonizzazione e del rinnovo del parco circolante».
In avvio del nuovo anno, Unrae conferma la stima di 1.600.000 immatricolazioni per l’intero 2024, come già indicato nel luglio scorso, pari a circa 34.000 unità in più sul 2023: una leggera crescita del 2,1%, ma un livello ancora lontano dal pre-pandemia (-16,5% vs il 2019). L’Unrae insieme alle altre Associazioni di settore, ha partecipato oggi al Tavolo Automotive convocato dal MIMIT, nel quale il Ministro Adolfo Urso ha illustrato i contenuti del nuovo schema incentivi 2024 per i veicoli a basse emissioni inquinanti, che saranno inseriti in un nuovo DPCM. “I nuovi incentivi accolgono le richieste - più volte reclamate dall’Unrae - di estendere l’Ecobonus a importo pieno a tutte le imprese, di aumentare l’entità dello stesso, di riportare al 2024 i fondi inutilizzati nel 2022 e, nel corso dell’anno, quelli del 2023”, afferma il Presidente dell’Unrae Michele Crisci. “Il Decreto finalizzato dal MIMIT - osserva ancora Crisci - ha intrapreso l’iter amministrativo di ratifica da parte degli altri Ministeri interessati e della Presidenza del Consiglio, cui seguirà il vaglio della Corte dei Conti: considerando i tempi per esaurire i vari passaggi autorizzativi e per aggiornare la piattaforma di Invitalia, i nuovi incentivi – come indicato stamani - saranno operativi non prima della metà di marzo 2024, con il rischio concreto che nel frattempo il mercato rimanga paralizzato”.
Dopo il +19% nel 2023 l’ auto rallenta, ma spera in un’accelerazione in primavera. Ad affermarlo è il Centro Sudi Promotor (Csp). «Apertura positiva per il mercato italiano dell’ auto. In gennaio - rileva Csp - sono state infatti immatricolate 141.946 autovetture con un incremento sul gennaio 2023 del 10,61%. Questo dato va però confrontato con la crescita del 19% dell’intero 2023 ed è dovuto al portafoglio ordini acquisito nello scorso anno. In gennaio infatti la raccolta ordini langue e scarso successo sta riscuotendo la piattaforma del Governo per prenotare gli incentivi secondo la formula in vigore nel 2023 (con alcune modifiche). A oggi infatti per le persone fisiche lo stanziamento disponibile per l’acquisto di un’ auto con emissioni da 0 a 20 gr/km di CO2 è stato utilizzato soltanto per il 3%, mentre quella per le vetture con emissioni di CO2 da 21 a 60 gr/km è stato utilizzato per l’1,2%, mentre la piattaforma per le auto con emissioni da 61 a 135 gr/km di CO2 è stata invece utilizzata per l’87%».