
Opel blocca entrata mercato Cina per “tensioni geopolitiche”. Secondo quotidiano tedesco decisione è del Ceo di Stellantis

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BERLINO - Nel luglio 2021 la casa automobilistica tedesca Opel aveva annunciato l’intenzione di entrare nel mercato cinese. L’azienda ha però ora sospeso i suoi piani e il motivo sarebbero le crescenti tensioni geopolitiche tra la leadership di Pechino, da un lato, e gli Stati Uniti e l’Unione Europea, dall’altro. Lo scrive e racconta l’Handelsblatt, citando fonti interne all’azienda. Opel, che è oggi parte della multinazionale Stellantis, ha confermato al quotidiano che «a causa delle attuali sfide per l’industria automobilistica, è più importante che mai che Opel si concentri su priorità chiare: qualità, redditività, soddisfazione dei clienti e sostenibilità» e «in questo contesto e considerando i volumi necessari per avere un impatto reale, Opel sta attualmente accantonando i piani per l’ingresso nel mercato cinese». Secondo Handelsblatt sarebbe stata fondamentale la decisione di Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, che vedrebbe enormi rischi nella crescente influenza politica sugli affari in Cina. Già a fine luglio la holding aveva bloccato la produzione in Cina per il marchio Jeep, dichiarando che «non vogliamo diventare vittime di possibili sanzioni reciproche».
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