«Il biocarburante può avere una condizione di neutralità tecnologica e comunque è un interesse nazionale: noi siamo i veri produttori di biocarburante e quindi su quello dobbiamo andare fino in fondo». Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto intervenendo al “Forum della intermodalità sostenibile” a Palazzo Wedekind a Roma.
Il ministro ricorda: «C’è stato uno sbandamento ideologico da parte dell’Unione Europea: quello che in modo assurdo ha puntato sullo strumento e non sugli effetti dello strumento, dicendo no alla produzione del motore endotermico dopo il 2035». Ma piuttosto, osserva, «andiamo a ragionare sull’emissione, non è sul motore endotermico che devo concentrarmi». Da qui la valutazione «sul biocarburante che può avere una condizione di neutralità tecnologica e che comunque è un interesse nazionale».
In tema di minerali critici, e in particolare di litio, «unitamente al Mimit abbiamo un gruppo di lavoro e Ispra sta facendo la mappatura a livello nazionale di quelli che sono i luoghi dove si possono prelevare materie prime critiche». Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto intervenendo al ‘Forum della intermodalità sostenibilè a Palazzo Wedekind a Roma. «La partita dei minerali critici è la partita del futuro, noi abbiamo pochi giacimenti - osserva - Forse il maggior giacimento che abbiamo riguarda il sistema dei Raee, quindi l’utilizzo delle materie prime seconde, dei rifiuti, la nostra capacità di riciclare». Sul fronte delle batterie per le auto, «viene in mente immediatamente il litio.
Ci sono grandi quantitativi in Cina, Cile, un pò in Argentina, però anche noi abbiamo qualcosa. Stiamo partendo adesso, unitamente al Mimit abbiamo un gruppo di lavoro, un tavolo, Ispra sta facendo la mappatura a livello nazionale di quelli che sono i luoghi dove si possono prelevare materie prime critiche; il litio con le più moderne tecnologie può venire da fonte geotermica o para-geotermica e trattando i fanghi. Certamente è una nuova dipendenza che ha l’Italia, che ha l’Europa, rispetto ad altre parti del mondo».