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Renault sta valutando l’avvio di una attività industriale in Italia nell’ambito dell’economia circolare, così come sta già avvenendo a Flins in Francia e a Siviglia in Spagna. «In una fabbrica di questo tipo - ha detto Raffaele Fusilli, ad di Renault Italia a margine di un incontro stampa sui risultato commerciali 2022 - si revisionano completamente le auto usate, che sono un patrimonio in tecnologie, materiali pregiati e materie prime e le si rimettono sul mercato con una certificazione del costruttore». Precisando che questa nuova modalità di gestione del mercato dell’usato offre vantaggi per il cliente e per l’ambiente, Fusilli ha aggiunto che «Renault sta valutando il progetto di questa refactory per il mercato italiano».
Ospitato nel sito della fabbrica di Flins, l’impianto francese lavora dal 2020 mettendo in comune risorse, tecnologie e conoscenze per co-costruire soluzioni innovative attorno all’economia circolare. I partner coinvolti vi lavorano su tutte le attività del business come la riconversione (retrofit) dei veicoli, il riciclo di parti, il recupero di materiali e soprattutto dei preziosi componenti delle batterie delle auto elettriche, oltre che per la formazione nelle nuove professioni della mobilità di domani. Fra i molti progetti che vi sono stati sviluppati e che hanno la potenzialità di generare nuovi business, la costruzione di kit di conversione Bev per auto del passato. Il retrofit per la Renault R5 prevede l’impiego di un motore elettrico da 22 kW/29 Cv da collegarsi al cambio originale. L’energia è fornita da un pacco batterie da 10 kWh garantisce all’ auto così tornata in vita circa 90 km di autonomia.