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De Meo (Acea): «Cinesi avanti di una generazione sull'elettrico. Vantaggio europeo venuto meno, cambiamento mai visto in 100 anni»
Ampere, la nuova divisione di Renault dedicata ai veicoli elettrici, potrebbe avere una valutazione fino a 10 miliardi di euro quando si quoterà, secondo le previsioni nella prima metà del 2024. O almeno così pensa l’amministratore delegato di Renault, Luca de Meo, che ha parlato al Financial Times dello scorporo e quotazione della divisione durante lo IAA Mobility di Monaco. «Potrebbe valere 8, 9 o anche 10 miliardi quando sbarcherà sul mercato», ha detto, spiegando comunque che saranno fatti incontri con gli investitori per arrivare a un’idea più chiara su quale potrebbe essere il prezzo di collocamento.
Per fare un paragone, Polestar, il brand Ev controllato da Volvo e dalla cinese Geely, è stata valutata 21 miliardi di dollari quando si è quotata lo scorso anno. Alcuni analisti valutano Ampere attorno a 5 miliardi di dollari. Il Ceo ha anche parlato del settore nel suo complesso, spiegando che un’eccessiva cautela degli investitori può essere un freno per l’industria automobilistica europea, in quanto le case automobilistiche tradizionali faticano a competere con le valutazioni offerte dagli investitori statunitensi alle start-up del settore dei veicoli elettrici in difficoltà. «Se gli investitori europei hanno a cuore il futuro dell’Europa devono mettere soldi su queste attività, anzichè mettere punti interrogativi su tutta la questione», ha detto de Meo.
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