il ministro delle Impese e del Made in Italy, Adolfo Urso

Urso: «Il governo ha dato, ora Stellantis dia risposte. Necessario piano condiviso con parti sociali e azienda»

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«Il governo ha già dato, ha messo in campo una politica per l’ auto, come cambiare la politica europea sul settore auto, ha realizzato un piano di incentivi per l’innovazione e realizzato un piano di incentivi per l’ auto. Ora tocca all’azienda adattare il suo piano industriale, finanziario rispetto a quello che il sistema Italia si aspetta, non il governo ma il sistema Italia». Lo ha detto il ministro delle Impese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo Stellantis su Melfi con i sindacati. «Capisco che Tavares tuteli gli interessi degli azionisti, ma il governo tutela gli interessi degli italiani», ha sottolineato il ministro. 

«Alla fine di questi tre incontri avremo più chiarezza sulle prospettive sulla produzione e i modelli, sugli investimenti e quindi sull’occupazione nei singoli stabilimenti di Stellantis. Noi abbiamo presentato quello che il governo è riuscito a fare: noi abbiamo cambiato la politica europea sull’ auto. Il punto di svolta è quando abbiamo modificato in maniera radicale il regolamento sull’Euro 7». Lo sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo sullo stabilimento di Melfi di Stellantis.

«L’azienda non ha presentato un piano oggi, per loro oggi era una interlocuzione ma abbiamo chiesto che presentino in tempi brevi un piano chiaro stabilimento per stabilimento e questi giorni sono quelli che ci possono far capire se c’è un terreno comune con cui confrontarci e affinché alla fine ci sia un piano condiviso dalle forze sociali e produttive e quindi dai sindacati, dall’Anfia che rappresenta l’indotto su quel sarà il piano di sviluppo nel nostro paese», ha spiegato Urso. «Oggi è iniziato un percorso in cui si sono esaminate a livello complessivo gli obiettivi di produzione, un milione nel nostro paese, e quali siano gli investimenti» da realizzare, ha concluso il ministro.

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Martedì 2 Aprile 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA