Maserati MCXtrema

Maserati, le 62 MCXtrema: adrenalina limitata a pochi. Il Tridente ha già tutti venduti gli esemplari che verranno prodotti

di Nicola Desiderio
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Le emozioni della pista e il prestigio di un marchio. Due lussi che si fondono nella Maserati MCXtrema, modello omologato per la pista e prodotto in soli 62 esemplari, già tutti venduti a clienti che possono permettersi giocattoli da circuito che rievocano, con le loro prestazioni e la loro allure, il magico mondo delle corse. Un segmento di mercato sempre più grande e variegato dove la Maserati era sostanzialmente assente, ma dove il Tridente può trovare sicuramente spazio. La MCXtrema si ispira nel nome e nello spirito alla MC12 che tra il 2004 e il 2010 ha conquistato ben 13 titoli continuando una tradizione che parte della Tipo 26, vincitrice di classe alla Targa Florio del 1926 e continua per la Tipo 61 “Birdcage”, la A6 GCM e la 250F con la quale Juan Manuel Fangio vinse il campionato di Formula 1 del 1957. La Maserati intanto si appresta a disputare la sua seconda stagione in Formula E e ha messo in campo la GT2, vettura derivata dalla MC20 e che, al suo debutto nel Fanatec GT2 European Series con la LP Racing e i piloti Leonardo Gorini e Luca Pirri ha raccolto al Paul Ricard una clamorosa pole position, un secondo posto in Gara 1 e un settimo posto in Gara 2.

Anche la MCXtrema deriva dalla coupé 2 posti modenese, ma non nasce per vedere la bandiera a scacchi, piuttosto per entrare nel garage dei collezionisti e offrire occasionalmente divertimento su circuiti chiusi. Lunga 5,2 metri, ha telaio e carrozzeria in fibra di carbonio disegnata per offrire una mappa aerodinamica ottimale per avere la giusta deportanza su ogni tipo di circuito. Vi concorrono appendici varie, fondo sagomato, airscoop sul tetto e ala posteriore assistita da una lunga pinna mentre gli spettacolari gruppi ottici posteriori sono una citazione del Tridente. Da competizione sono i finestrini in policarbonato, i cerchi monodado da 18”, l’assetto completamente regolabile e l’abitacolo nel quale il posto guida è concepito come quello di una monoposto con il volante a cloche in carbonio e alluminio che reca sul piantone un display da 5” e i manettini per variare l’intervento dell’Abs, il bilanciamento dell’impianto frenante con dischi racing in carbonio, il controllo di trazione e l’erogazione del motore.

Anche in questo caso, l’unità deriva dalla MC20 ed è il V6 3 litri Nettuno con bancate a 90°, distribuzione ad ingranaggi, doppio iniettore e accensione doppia con precamera. Grazie a turbocompressori e impianto di scarico specifici, la potenza sale da 630 cv a 740 cv a 7.500 giri/min che, con un peso complessivo di 1.300 kg, dà un rapporto peso/potenza pari a 1,76 kg/cv. Da corsa anche il cambio, un sequenziale a 6 rapporti. Il prezzo? Superfluo saperlo, visto che tutti gli esemplari sono stati venduti, ma la notizia che è quasi da saldo viste le caratteristiche della vettura: meno di un milione di euro.

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Mercoledì 29 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 17-12-2023 17:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA