GENOVA - Si celebra oggi, 11 aprile, in tutta Italia, la Giornata del mare, appuntamento annuale mirato a proteggere e valorizzare una risorsa da tutelare e valorizzare: al mare sono strettamente legate, infatti, molteplici attività di forte valenza economica, e per questo Confindustria Nautica si è da tempo schierata in prima linea nel sostenere il valore di questa ricorrenza annuale non a caso inserita nella riforma legislativa del Codice della nautica sin dal 2018.
Ma rispetto ad allora, oggi la Giornata del Mare è un patrimonio condiviso da istituzioni, corpi militari, associazioni, federazioni sportive e scuole (non solo nautiche) e la ricorrenza contribuisce a tenere vivo l’interesse verso un settore della nostra economia che ha la capacità di trainare non solo la cantieristica, ma tutto ciò che attorno ad essa si sviluppa.
Promuovere la formazione dei giovani, sviluppare il turismo nautico, riqualificare le infrastrutture della portualità, tutelare il patrimonio cantieristico nazionale, sostenere l’innovazione e tutelare l’ambiente con il contenimento delle emissioni in una logica di neutralità tecnologica… E ancora: dare competitività alla bandiera italiana e fare passi avanti sulla strada della semplificazione amministrativa… Sono tutti obiettivi che Confindustria Nautica persegue da tempo, con una forte attenzione alle nuove generazioni.
Ed è in questa ottica che anche quest’anno è stato realizzato un video per le scuole medie e superiori, volto a diffondere tra gli studenti la conoscenza delle grandi opportunità lavorative che la nautica offre. Valorizzare la risorsa mare e tutto ciò che attorno ad essa gira è del resto uno degli obiettivi primari di Confindustria nautica, e per questo il presidente dell’associazione confindustriale, Saverio Cecchi, ha tenuto a celebrare la ricorrenza con dichiarazioni ispirate al dialogo con le istituzioni.
“Il mare – ha detto Cecchi – rappresenta un valore comune, finalmente entrato nel dibattito politico, pubblico, della comunicazione. E perciò questa giornata rappresenta per me anche l’occasione per ringraziare il ministro delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, il quale ha disposto l’inclusione di Confindustria Nautica nel panel dei 10 esperti del CIPOM e l’affidamento al nostro responsabile dei rapporti istituzionali, Roberto Neglia, della leadership dei “Turismi del mare”, comparto che si occupa di nautica da diporto, portualità turistica, turismo sportivo e balneare, competitività fiscale, semplificazione normativa, formazione, promozione e internazionalizzazione”.
Forse mai prima d’ora s’era registrata un’apertura di queste dimensioni tra nautica ed istituzioni. D’altra parte la ricorrenza della Giornata del mare ha dato l’opportunità ai vertici del comparto di rammentare a tutti che la nostra cantieristica da diporto è uno dei pochi settori industriali nei quali l’Italia è leader mondiale assoluta, con il 50% degli ordini di superyacht (solo l’occhialeria fa meglio, con un 80%). Siamo leader nel mondo anche per la produzione di battelli pneumatici e per l’accessoristica e componentistica, e se consideriamo tutto il settore della produzione cantieristica siamo al settimo posto assoluto per le quote sulle esportazioni mondiali. Se non bastasse, gli oltre 21.000 addetti diretti alla produzione italiana generano un export di 3,4 miliardi di euro e sono il motore di una filiera che nel quinquennio - inclusi i due anni di pandemia - è passata da 160.000 a 200.000 occupati.