BATTIPAGLIA - Da qualche tempo in Italia proliferano le scuole con corsi di guida sicura, sono invece una minoranza quelle riservate esclusivamente al pilotaggio, ovvero dedicate alla preparazione di giovani animati dalla passione per il motorsport e desiderosi di cimentarsi in gara. Tra queste ce n’è una, la più antica di tutte, che porta un nome celebre: quello di Henry Morrogh, irlandese trapiantato in Italia alla fine degli anni 60, quando avviò l’attività di istruttore a Vallelunga, dove rimase per circa vent’anni, per poi trasferirsi a Magione, e in seguito a Battipaglia, senza escludere anche corsi itineranti nei principali autodromi della penisola.
In quella autentica fucina di campioni che è stata la Henry Morrogh Racing Drivers School si sono formati i talenti di personaggi del calibro di Elio De Angelis, Eddie Cheever, Andrea De Cesaris, Piercarlo Ghinzani, Emanuele Pirro, Nicola Larini, Alessandro Nannini, Jacques Villeneuve, tanto per citare i più famosi.
Il vecchio Henry è finito l’estate scorsa, a 93 anni, ma già da tempo la gestione della struttura era stata rilevata da Giovanni Ciccarelli, ingegnere napoletano, ex pilota di Formula Italia e lui stesso, a suo tempo, allievo del maestro irlandese.
Dal 2011 la Henry Morrogh Racing Drivers School opera dunque in Campania, nel mini autodromo del Sele, impianto di 1690 metri molto tecnico e ideale per l’addestramento. Ma è sempre attiva anche la sede di Magione, in Umbria. L’obiettivo è sempre lo stesso: formare i ragazzi all’attività sportiva attraverso un percorso completo, che comprende lezioni teoriche e attività pratica, al volante di auto prevalentemente monoposto, ma non solo.
“Continuiamo a seguire i metodi del vecchio Henry” dice Ciccarelli. L’obiettivo – aggiunge - è formare i ragazzi attraverso un percorso completo, che va dalla teoria alla pratica, procedendo per gradi. Ma una volta le cose da apprendere erano meno, oggi aerodinamica ed elettronica influiscono molto sulla guida, e perciò i nostri corsi sono diventati più impegnativi. A differenza che in passato, inoltre, i ragazzi non devono addestrarsi solo al volante, ma anche al simulatore. E una volta in macchina devono tenere sotto controllo molte più cose. I comandi e i pulsanti che oggi si trovano su un volante una volta non c’erano. E perciò non bastano le sole capacità di guida, la scelta delle traiettorie o dei punti di frenata. L’addestramento è molto più completo, e noi siamo attrezzati per assicurare il meglio agli aspiranti piloti”.
Per elevare il livello d’istruzione della scuola, la Henry Morrogh Racing Drivers School ha dunque aggiornato struttura e parco auto, mettendo gli allievi in condizione di conseguire non solo la licenza di pilotaggio “base”, la Nazionale D, ma anche l’Internazionale C. E’ possibile, inoltre, accedere anche ai corsi per ottenere la licenza di istruttore ACI Sport di secondo e terzo livello.
Dopo le prime lezioni di teoria, gli aspiranti piloti vengono spediti a fare pratica in pista con sessioni via via più impegnative e intervallate da lezioni teoriche dedicate alle traiettorie e alla telemetria. In tal modo agli allievi è permesso di correggere in modo più rapido gli errori commessi nelle precedenti sessioni. “Da noi – tiene a dire Ciccarelli – non si viene solo addestrati a sfruttare al massimo il propulsore della monoposto, ma s’impara anche a saper gestire nel migliore dei modi la meccanica della vettura, interiorizzando il funzionamento di componenti determinanti”.
E’ proprio per questa ragione che non sono state “pensionate” le tre Van Diemen Zetec 1600 né le Mygale Zetec 1800 della scuola, essendo queste Formula Ford estremamente formative e in grado di plasmare un campione.
Dopo le prime lezioni con queste “storiche” monoposto, gli allievi vengono però fatti salire sulle vetture più potenti, fino alle ultime sessioni al volante delle Tatuus F4. I piloti più meritevoli sono quindi pronti per essere lanciati nelle gare ufficiali. Questo avviene – spiega ancora Ciccarelli - perché negli ultimi anni la scuola ha compiuto un ulteriore salto di qualità, estendendosi ad altre realtà sportive come il Trofeo Italia Formule nel quale vengono schierate sia le Tatuus Formula 4 sia le Mirage”.
Continua intanto a crescere il parco auto, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le capacità di guida degli allievi. Ultime arrivate sono appunto la Tatuus concepita per la Formula Regional, con motore Renault 1.8 RS Turbo e cambio di ultima generazione a 6 marce, la Tatuus T421 che da due anni è protagonista a livello globale della Formula 4, e due vetture Bmw 318 Racing Series “stock block” che pur nella loro semplicità meccanica permettono di imparare rapidamente a guidare una vettura Turismo da corsa, permettendo agli allievi di gareggiare più che dignitosamente sia in pista sia nelle cronoscalate o negli slalom.
Ma non ci sono solo le macchine: la scuola si è anche dotata di un sofisticato simulatore F4, che funzionando in un ambiente isolato permette agli aspiranti piloti di allenarsi come se fossero direttamente in un campo di gara grazie anche agli schermi posti a 180° attorno a loro!
Agli allievi vengono offerte ben sette tipologie di corso: Base, Avanzato, Collaudatore, Formula Renault 2000, Formula 4 Tatuus, Formula 3, e c’è anche un corso per la formazione di piloti diversamente abili. E infatti, una delle Mygale Zetec 1.800 della scuola è dotata dei comandi speciali GuidoSimplex permettendo così ad un paraplegico di guidare esattamente sullo stesso livello dei normodotati.
Il costo dei corsi di pilotaggio standard può variare da un minimo di 1.500 a un massimo di 2.500 euro. Più in dettaglio: 2.500 euro è il costo del corso base a Battipaglia, che dura due giorni ed è riservato ai principianti; per il corso avanzato (riservato a chi ha già un minimo di esperienza), della durata di un solo giorno, 1.500 euro a Battipaglia e 1.800 euro a Magione. Per il corso di collaudatore, 1.500 euro a Battipaglia e 1.800 a Magione. Per la formazione di piloti diversamente abili il costo è di 1.500 euro. Per i test specialistici alla guida di Tatuus Formula Renault, Tatuus Formula 4 di prima generazione, Tatuus Formula 4 T-421 di seconda generazione, Tatuus Formula Regional e Dallara Formula 3 Mugen-Honda, il costo varia da un minimo di 1500 a un massimo di 4500 euro. A tutti i prezzi va aggiunta l’IVA.