Alfa Romeo 33 Stradale testata da Valtteri Bottas. Il pilota F1: «Estremamente soddisfatto dei test»
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Ora Alfa Romeo accelera: la Junior è anche ibrida. Il crossover compatto che rilancia la sfida del Biscione
Sulla scia del successo del suv Tonale, e soprattutto della versione Plug-in Hybrid Q4 che è l’Alfa Romeo più efficiente di sempre con emissioni di CO2 a 26 g/km, oltre 80 km di autonomia in città in full electric (oltre 600 km di autonomia complessiva) e una potenza di 280 Cv, la marca guidata da Jean-Philippe Imparato si appresta a tornare protagonista nel segmento delle super sportive. A medio termine lo farà (come anticipa il magazine britannico Autocar che ha anche ricostruito il possibile aspetto di questo modello) con una inedita berlinetta sportiva ad altissime prestazioni, che potrebbe riportare in vita l’iconico nome della 33 Stradale prodotta in piccola serie alla fine degli Anni ‘60. Questa auto potrebbe essere annunciata nella primavera del prossimo anno per l’uscita nel 2025, in concomitanza con l’annuncio dei programmi sportivi della Casa del Biscione, che saranno evidentemente ‘ritaratì in funzione sia dell’uscita dalla Formula 1 che dell’elettrificazione della gamma Alfa Romeo.
Stellantis non ha ancora dato luce verde a questo progetto che potrebbe però rappresentare una grande opportunità commerciale oltre che di immagine. Dalla condivisione di alcuni elementi con la Maserati MC20 la futura Alfa Romeo 33 Stradale potrebbe infatti proporre sia le motorizzazioni benzina con il V6 2.9 delle Giulia GTAm, sia un sistema propulsivo 100% elettrico mutuato dal Folgore della Casa del Tridente. È invece già stata deliberata per la presentazione nell’autunno del 2023 la Giulia TZ SWB by Zagato, nata da un stretta collaborazione del celebre atelier milanese (che ha diffuso alcune immagini teaser) con il centro stile Alfa Romeo. La data scelta per la presentazione celebra i 60 anni dal debutto della prima iconica Tubolare Zagato, una vettura ricercatissima nel mondo dei collezionisti di “gioielli” del made in Italy.
La sigla SWB - che sta per short wheelbase, cioè a passo corto - sarà basata sulla piattaforma della berlina Giulia Quadrifoglio modificata riducendo la distanza tra gli assi, per una compattezza che esalterà sia le caratteristiche dinamiche sui percorsi più tortuosi sia la sportività del look. La Giulia TZ SWB sarà dotata del V6 2.9 litri twin turbo, nella versione da 510 Cv della berlina Quadrifoglio, ma non è escluso che vengano proposte anche varianti con il motore da 540 Cv della Giulia GTAm. Le poche immagini diffuse confermano una grande cura nei dettagli, due posti secchi e molto carbonio a vista.