La locandina di Race for the Glory

Da Brad Pitt a Scamarcio, il cinema scalda i motori. Sulla scia del successo di Ferrari nuovi film con storie motoristiche attirano star e registi

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I motori prima di tutto, ma anche il calcio, il tennis e anche lo sci: lo sport al cinema va alla grande e per registi e star è una sfida che attrae. Nel 2024 e oltre se ne vedranno diversi, un vero e proprio sottogenere. Non che storie a fondo sportivo siano nuove nell’albo mondiale del cinema, è ovvio, ma che il tema sia tornato ad attrarre grandi nomi, super produzioni e pubblico è fuori discussione. Ferrari di Michael Mann con Adam Driver nei panni del fondatore del cavallino rampante regge la classifica ad un mese dall’uscita con circa 3 milioni e mezzo d’incasso. In tempi recenti Le Mans ‘66 - La Grande sfida con Matt Damon e Christian Bale era stato un film molto riuscito (2019), per non parlare del passato da Indianapolis con Paul Newman (1969) a Le 24 ore di Le Mans con Steve McQueen (1971), Giorni di Tuono con Tom Cruise (1990), la saga Fast & Furious, poi Rush (2013) con Brad Pitt e il nostro Veloce come il vento (2016) con Stefano Accorsi.

Ora si attende l’uscita di Race for Glory - Audi vs Lancia di Stefano Mordini con al centro un epico mondiale rally del 1983 con l’acerrima competizione tra la squadra Audi Sport e Lancia Abarth interpretato da Riccardo Scamarcio (Cesare Fiorio) e Daniel Bruhl (Roland Gumpert), in sala con Medusa dal 29 febbraio e prima in America a gennaio. La Ilbe di Iervolino e Bacardi lavora, dopo Lamborghini e Ferrari, ad un film su Maserati, «Maserati: a racing life» dedicato alla storia dei fratelli Alfieri, Ettore ed Ernesto. È in lavorazione (fermato dagli scioperi e ora ripreso) Apex, il film sulla Formula 1 con Brad Pitt alla guida di un vera auto simile ad una monoposto, diretto da Joseph Kosinski (regista di Top Gun: Maverick), prodotto dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, con spettacolari riprese dal vivo da vari Gran Premi tra cui Silverstone. Il premio Oscar vestirà i panni del pilota Sonny Hayes, con co-protagonista l’attore britannico Damson Idris, noto per il suo ruolo nella serie televisiva Snowfall. Matteo Garrone, che con Io Capitano in shortlist punta il 23 gennaio al secondo fondamentale step per gli Oscar dell’ 11 marzo ossia ad entrare tra le cinque nomination per il miglior film internazionale, sta pensando ad un nuovo progetto. «Ho praticato tanti generi - ha detto a Berlino agli Efa - mi manca solo un film di sport, genere su cui sono state già fatte tante opere straordinarie, penso a Rocky, a Million Dollar Baby e a Toro Scatenato».

Ex promessa del tennis, Garrone anni fa ha tentato di comprare i diritti di Open di Andre Agassi, «ma non me li hanno dati, sarebbe stato stupendo raccontare la sua fantastica storia. A me lo sport commuove, mi capita anche di fronte a una corsa di atletica. Non ci posso fare nulla». E chissà che l’ambito della storia sia proprio l’amato tennis. In Chi Segna Vince, Michael Fassbender è un allenatore sfortunato e anticonformista della nazionale di calcio delle Samoa Americane, passata alla storia per l’assurda sconfitta 31 a 0 subita nel 2001. Riuscirà a cambiare le sorti della peggior squadra di calcio del mondo? È la toccante commedia su un gruppo di outsider, basata su una storia vera che arriverà al cinema l’11 gennaio 2024, distribuita da The Walt Disney Company Italia con la regia di Taika Waititi. Questo per i film di finzione, per i documentari lo sport è un terreno frequentatissimo anche in Italia: dal successo di Una squadra sui miti del tennis Barazzutti, Bertolucci, Panatta, Zugarelli e Nicola Pietrangeli, al progetto in corso su La valanga azzurra (ancora Fandango) con Giovanni Veronesi a raccontare lo sci glorioso degli anni ‘70, passando per Nel nostro cielo un rombo di tuono che Riccardo Milani ha dedicato a Gigi Riva, asso del Cagliari. 

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Lunedì 8 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09-01-2024 13:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA