Parlare di tecnologia allo stato dell’arte non è più un’esagerazione quando si parla di automobili “made in China”. E la MG4 non fa che confermarlo con un pacchetto – battezzato MG Pilot – di sistemi di assistenza alla guida (Adas) e di ausilio alla sicurezza che non hanno nulla da invidiare alla concorrenza più qualificata. Anzi, in qualche caso sono su livelli addirittura superiori quanto a numero dei dispositivi che sono di serie su tutte le versioni in gamma.
È il caso, per esempio, dell’allarme per il rischio di collisione frontale, della frenata automatica d’emergenza, del “cruise control” adattivo, dell’assistenza al traffico in coda e dei sistemi di mantenimento della corsia e di allarme nel caso che si stia abbandonando involontariamente quella di marcia. Sulla versione top di gamma Luxury entrano poi il monitoraggio dell’angolo cieco, l’assistenza al cambio di corsia che prefigura una funzione di guida autonoma, il controllo del transito alle spalle della vettura e la sorveglianza del traffico in arrivo al momento di aprire le portiere, mentre la telecamera interna vigila sul livello di attenzione e di stanchezza del guidatore.
Tecnologia evoluta e idee chiare, tra cui l’attenzione alla clientela più tradizionalista confermata dall’altra recente new entry arrivata ad arricchire il listino assieme alla MG4, la Hs con motorizzazione a benzina che affianca la “gemella” ibrida plug-in rispetto alla quale vanta meno cavalli (162 contro 258), ma anche un prezzo inferiore di oltre 10.000 euro: sono le prerogative che giustificano le ambizioni del marchio che, rientrato in Italia nel 2021 dopo 15 anni di assenza, sembra avere imboccato la strada giusta: quella che porta verso il successo.
Non si può definire altrimenti l’exploit del 2022, chiuso con 7.000 unità vendute rispetto alle circa mille consegnate nel corso dell’anno precedente. Un trend che non è spiegabile solamente con l’effetto novità e con la partenza praticamente da zero, visto che non solo non accenna a rallentare, ma esce ulteriormente rafforzato dai primi quattro mesi di questo 2023, quando le 7.828 vetture vendute e certificate dai dati Unrae hanno rappresentato un balzo di quasi il 344% rispetto al corrispondente periodo di un anno fa, conquistando una quota di mercato dell’1,4% che rappresenta un viatico davveropromettente per un marchio che si è appena inserito nella sfida di un mercato tutt’altro che facile.