L’efficienza della propulsione a batteria sposa il temperamento aggressivo. Un abbinamento riuscito quello della Enyaq iV che con la Coupé arricchisce e completa (per ora) la famiglia con cui Skoda ha debuttato nel mondo della propulsione 100% elettrica. Lo stile fluido e filante e le quattro porte sottolineano l’appartenenza della nuova vettura alla categoria dei Suv-Coupé, oggi particolarmente apprezzati dalla clientela. Un carattere deciso enfatizzato dalla RS sulla cui sgargiante ed esclusiva livrea battezzata Verde Mamba campeggia la sigla – acronimo di Rally Sport – introdotta nel 2000 per identificare la declinazioni più sportive dei modelli del costruttore boemo e alla prima apparizione su una Skoda a elettroni. Assemblata a Mladà Boleslav, la famiglia Enyaq è anche l’unica linea di prodotto europea che in Europa, Germania esclusa, basata sulla piattaforma modulare elettrica Meb del gruppo Volkswagen che – grazie alla sua struttura e al passo lungo – ha aperto ai designer del brand nuove strade in termini di proporzioni e di linee della carrozzeria.
Tra le conseguenze più evidenti di questa soluzione troviamo per esempio lo spazio generoso – considerate la filante silhouette sportiva e l’evidente inclinazione del tetto che inizia all’altezza del montante centrale – a disposizione sia dei passeggeri posteriori, sia dei bagagli ai quali è riservato un vano di 570 litri, solo 15 litri in meno della “capofamiglia” che pure vanta una lunghezza leggermente superiore (4.649 mm rispetto ai 4.635 della Coupé).
Tra le dotazioni di serie per l’intera gamma troviamo lo scenografico tetto panoramico in cristallo, il più grande dell’intero catalogo Skoda, che copre praticamente tutto l’abitacolo raccordandosi alla perfezione con il lunotto posteriore. Una soluzione di raffinata eleganza che offre un doppio vantaggio: rendere più arioso l’ambiente – pur essendo oscurato e rivestito con una sostanza che in qualsiasi stagione concorre a mantenere gradevole la temperatura interna – e offrire più spazio sopra la testa dei passeggeri poiché l’ampia superficie vetrata è più sottile del consueto tetto metallico con il connesso rivestimento in tessuto.
La gamma si articola nei livelli di allestimento base, Plus, Sportline e RS, di cui gli ultimi due equipaggiati di serie con i gruppi ottici full-Led Matrix che sono invece disponibili in opzione per le altre versioni. Si tratta di sofisticati proiettori nei quali il modulo dell’abbagliante, che affianca quelli degli anabbaglianti e delle luci diurne, è composto da 24 Led che, essendo controllati individualmente, permettono di mantenere il proiettore sempre acceso senza creare problemi agli altri utenti della strada.
Analogamente al Suv che ha dato origine alla famiglia, anche la variante Coupé prevede ampie possibilità di personalizzazione degli interni che si aggiungono ai dieci pacchetti di optional e ad alcune dotazioni disponibili singolarmente a richiesta. Sono le “Design Selection” che propongono disegni ispirati alle più moderne tipologie di contesti abitativi e realizzati con materiali in larga parte sostenibili. La pelle, per esempio, si può avere solo a richiesta ed è conciata ricorrendo a tecniche altamente compatibili con l’ambiente– per esempio, l’impiego di estratti di foglie d’ulivo – che escludono l’uso di componenti chimiche.
Come si può vedere, quindi, la vocazione green della Enyaq iV Coupé non si limita alla propulsione elettrica, ma si esprime in tutte le sfaccettatura delle vetture che compongono una gamma articolata e versatile, studiata per soddisfare un ampio ventaglio di esigenze e rispondere alle necessità di una clientela particolarmente esigente ed evoluta come quella a cui, almeno per ora, si rivolgono le auto a elettroni.
Sono infatti previste due alternative di batteria – da 62 o da 82 kWh lordi, equivalenti a 58 e 77 kWh lordi – che equipaggiano le versioni definite rispettivamente “60” che dispone di 179 cv e “80”, disponibile anche nella variante “x” dotata di doppia motorizzazione e trazione integrale, disponibile con potenze di 204 cv con 310 Nm di coppia, 255 cv con 425 Nm e 299 cv con 460 Nm, quest’ultima riservata ovviamente alla performante RS che con il prezzo di 64.950 euro si colloca al vertice di un listino alla cui base troviamo invece i 50.100 euro della “60” in allestimento base.
Le due batterie sono in grado di accettare ricariche rapide in corrente continua fino a 120 kW per la “60” e fino a 135 nel caso della più potente “80”. In entrambi i casi bisogna mettere in conto un tempo di 29 minuti, grazie al nuovo software ME3, per rigenerare la batteria nel classico range compreso tra il 10 e l’80%, mentre la ricarica completa dino a 11 kW richiede più o meno lo stesso tempo (sei-otto ore) collegandosi con il cavo Mode 3 di serie sia a una wallbox domestica Skoda Charger, sia a una colonnina pubblica in corrente alternata. Per quanto riguarda l’autonomia, croce e delizia della propulsione elettrica, secondo il ciclo Wltp è indicata in 408 km nel caso della batteria meno potente, mentre per la versione “80” è compresa tra i 523 km della RS e i 559 promessi dalla stessa batteria al servizio della versione a trazione posteriore.