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Lanzador, così si chiama il concept del supercrossover 2+2 che Lamborghini ha presentato dalla Monterrey Car Week e che prefigura il quarto modello di Sant’Agata e il primo completamente elettrico il cui lancio è previsto per il 2028.
La casa emiliana gioca in netto anticipo mostrando quello che sarà il modello della svolta visto che anche la Urus di prossima generazione, sarà presentata nel 2028 e sarà completamente elettrica. Il concept, anticipato da un paio di teaser nei giorni scorsi, è sicuramente audace ed aggressivo nello stile, come nella migliore tradizione del Toro, riuscendo a combinare elementi nuovi con altri tradizionali, alcuni grazie alla piattaforma elettrica nativa sulla quale è basata, la SSP Sport studiata in collaborazione con Porsche. In particolare, il muso è estremamente corto e basso per un’auto a ruote alte, ma come le supersportive del Toro, oltre ché raccordato con il parabrezza fortemente inclinato. Le grandi ruote da 23” alleggeriscono ulteriormente le silhouette di un un’auto la cui unica dimensione dichiarata è l’altezza di 1,5 metri.
Stupisce l’assenza della Y per le luci, presente sia negli ultimi modelli sia sulla SC63 da corsa, mentre il resto è un insieme di numerose soluzioni di aerodinamica attiva grazie alle quali la Lanzador offre una configurazione più orientata all’efficienza, facendo scorrere i flussi quanto più possibili attaccati alla superficie della carrozzeria, o alle prestazioni regolando e facendo funzionare al massimo i flussi che passano per gli splitter anteriore, l’estrattore posteriore e lo spoiler sulla coda. Anche i cerchi sono studiati per offrire il massimo della scorrevolezza con il necessario raffreddamento per i grandi dischi carboceramici dei freni. Per rendere ottimali prestazioni, comfort e aerodinamica ci sono anche le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico.
Dal punto di vista tecnico, la Lanzador avrà una batteria di ultima generazione e la trazione integrale con due motori e quello posteriore in grado di regolare indipendentemente la coppia tra la ruota interna e quella esterna, anche se non è chiaro se sarà presente un differenziale o invece una coppia di motori. Nessun accenno anche alla potenza, ma la piattaforma permette di andare fino a 1.250 kW. Ci sarà anche una gestione integrata delle modalità di guida che agirà su motori, freni, sospensioni, sulle 4 ruote sterzanti e anche sull’aerodinamica. Grazie all’elettrificazione, il coordinamento di tutti i fattori che influiscono sulla dinamica del veicolo sarà praticamente immediato permettendo un feeling di guida assolutamente e tipicamente Lamborghini.
L’abitacolo ha due sole portiere, anche se non è detto che il modello definitivo ne avrà quattro. In ogni caso, il design è da supersportva con la plancia simmetrica e avvolgente sia per il guidatore sia per il passeggero. In linea con il futuro anche i materiali quasi tutti sostenibili e tutti Made in Italy. Le pelli sono infatti conciate con acqua di risulta dalla lavorazione dell’olivo e ampio è l’utilizzo di materiali riciclati (con percentuali che vanno dal 40% al 100%) come nylon e PET – dal quale è derivato anche lo scamosciato Miko già utilizzato nella produzione di serie – lavorati con metodi di stampaggio innovativo, anche in 3D. Ampio anche l’utilizzo di lana merino e di fibra di carbonio, persino riciclata e lavorata con metodi avanzati, frutto della grande esperienza che Lamborghini ha accumulato sui materiali compositi già dagli anni ’80. Anche i fornitori di tali materiali possiedono certificazioni specifiche di sostenibilità.