Lo schizzo che prefigura la Red Bull RB17 il cui debutto, inizialmente annunciato per il 2025, sarà anticipato entro la fine dell'anno appena entrato. Avrà un V8 ibrido da 1.250 kg e un peso di soli 900 kg con un'aerodinamica estremamente raffinata.

​Red Bull, la hypercar stradale RB17 anticipata al 2024: 1.250 cv e 900 kg per 5 milioni di sterline

di Nicola Desiderio
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Red Bull anticiperà al 2024 la produzione della sua prima hypercar stradale RB17 inizialmente prevista per il 2025 e ne farà 50 in tutto al ritmo di 15 all’anno. Lo ha recentemente affermato il team principal della Red Bull Racing, Chris Horner, al mensile Evo confermando che avrà «tutti i trucchi che abbiamo imparato in Formula 1 e i pezzi migliori di Adrian».

L’Adrian di cui parla lo Spice Boy – così è soprannominato Horner da quando è sposato con l’ex Spice Girl, Geri Halliwell – è ovviamente Adrian Newey, artefice di tutte le monoposto che hanno permesso al team battente bandiera austriaca di conquistare dal 2005 ad oggi 7 titoli mondiali Piloti e 6 per Costruttori in Formula 1 vincendo 113 gran premi su 269 disputati. Newey ha firmato anche il progetto della RB17 la cui denominazione segue quella delle monoposto. Ma allora perché chiamarla RB17 se la vettura che ha fatto vincere a Max Verstappen il suo terzo titolo nel 2023 è la RB19? Perché la vettura di due anni indietro era denominata RB16B, non si sa per motivi scaramantici o perché era effettivamente un’evoluzione della RB16 del 2020 e nel 2022 si è passati direttamente alla RB18.

A sviluppare la RB17 ci sta pensando la Red Bull Advanced Technologies (RBAT), il dipartimento che si occupa della tecnologia avanzata o, come invece dicono i maligni, di occupare quelle persone che il team ha dovuto appiedare per le regole del tetto agli investimenti annuali al quale ogni team di Formula 1 deve sottostare. Di sicuro la RB17 sarà l’auto più vicina ad una Formula 1 che si sia vista con un peso di 900 kg ed un V8 biturbo ibrido da 1.250 cv, dunque più pesante di poco più di un quintale rispetto ad una Formula 1, ma con oltre 200 cv in più e il vantaggio di non sottostare ad alcuna limitazione regolamentare in tema di aerodinamica. E tutto con il progettista e le tecnologie che dominano sulle piste da tre anni.

Non è tuttavia la prima volta che Newey progetta un’auto stradale. Lo aveva già fatto nel 2016 con l’Aston Martin AM RB 001 poi ribattezzata Valkyrie, un’auto estrema con motore V12 aspirato ibrido 6,5 litri da 1.176 cv di origine Cosworth, un peso di 1.030 kg. Quando per Aston Martin arrivò la nuova proprietà e le strade con Red Bull si diviserò, la casa di Gaydon comincio a sviluppare una versione da pista denominata Pro senza il motore elettrico denominata Pro in vista anche della partecipazione al WEC come Hypercar con il regolamento LMH. Della prima furono prodotte 150 unità da 3 milioni di sterlina l’una e l’altra in 25 unità da 4 milioni l’una mentre il progetto WEC fu messo da parte per poi essere riesumato lo scorso ottobre.

La RB17 sarà dunque ancora più estrema e ancora più vicina ad un’auto da corsa, non solo per le soluzioni costruttive ed aerodinamiche, ma anche perché sarà costruita a mano ad un ritmo di 15 unità all’anno. L’unico indizio estetico è uno schizzo pubblicato nel 2022, quando fu annunciato il progetto, e alcuni fermi immagine presi dal filmato di presentazione. Si sa che, rispetto alla Valkyrie, avrà dimensioni superiori, soprattutto nel passo, mentre è ancora mistero sul fornitore della meccanica. Nel pacchetto ci sarà anche un corso in pista e al simulatore, per avere una vera esperienza di Formula 1, con una promessa: «Avrà un sound fantastico – assicura Horner – come è d’obbligo per un’auto da pista».

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Martedì 9 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 13:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA