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Dici Ferrari e pensi a un’auto, anzi a un bolide ad altissime prestazioni, magari dallo stile condizionato da esigenze aerodinamiche, e perciò più funzionale che bello. Ma la gamma Made in Maranello, per fortuna, prevede anche altro: dalla factory famosa nel mondo per i suoi prodotti fuori dal coro escono anche auto ricche di fascino, dall’aspetto meno aggressivo, con linee eleganti e sinuose, capaci di regalare grande bellezza e grandi emozioni. Sono le Gran Turismo e le Spider che da esse derivano, auto ispirate ai capolavori del secolo scorso spesso finiti nelle mani di protagonisti dell’alta finanza, del cinema, del jet-set, della Dolce Vita. Come quelle del passato, non adottano motori centrali (ideali per la guida estrema in pista) ma prediligono la collocazione all’anteriore, in modo da privilegiare anche la ricerca di spazio e comfort.
E’ a questi canoni che s’ispira la Ferrari Roma Spider, versione scoperta della coupé nata nel 2019, quando venne presentata quella che è stata accolta come una sportivona da 620 cv utilizzabile tutti i giorni, magari anche con moglie accanto e bambini seduti dietro (in materia di abitabilità, a Maranello parlano di formula 2+, qualcosa in meno d’una vera e propria 2+2). A quattro anni di distanza il concetto della sportività dedicata al bon vivre viene esaltato ora da questa versione scoperta dal fascino straordinario, capace di reinterpretare in chiave contemporanea le emozioni (e i successi) di quelle Ferrari scoperte che hanno scritto la storia, come la mitica Daytona del secolo scorso.
Presentata a marzo, la nuova Roma Spider ha ottenuto immediato successo in Italia e, soprattutto, all’estero, collezionando ordini per nulla condizionati dal prezzo di 250.000 euro e dalle lunghe attese per la consegna: una consuetudine per i clienti della Ferrari. Nel caso specifico, poi, i fedelissimi del marchio non intendono farsi sfuggire l’occasione di entrare in possesso della prima spider dell’era moderna per la quale s’è rinunciato al tetto ripiegabile in metallo per tornare alla tradizionale capote in tela: una scelta coraggiosa quella del Centro Stile di Maranello diretto da Flavio Manzoni, che ha richiesto una progettazione tutt’altro che semplice. Ma il risultato è straordinario: questa interpretazione della capote morbida dona infatti alla vettura un forte carattere, grazie anche a molteplici opportunità di personalizzazione assicurate da ricercati tessuti sartoriali e dalla possibilità di selezionare cuciture a contrasto.
Estetica a parte, vale la pena sottolineare che il tempo richiesto per l’apertura/chiusura automatica è di 13,5 secondi e l’operazione può essere eseguita anche in movimento, fino alla velocità di 60 km/h. Una volta ripiegata, poi, la copertura non occupa molto spazio e il vano bagagli assicura una capienza di 255 litri, appena 20 meno della coupé.
Facile immaginare quanto piacevole possa risultare viaggiare en plein air a bordo di una Ferrari come questa: un piacere, tra l’altro, immune dal problema dei vortici d’aria tipico delle auto scoperte, vista la presenza di un deflettore mobile brevettato, integrato nello schienale della panchetta posteriore, che si apre quando necessario al semplice tocco di un pulsante sul tunnel centrale, fino alla velocità di 170 km/h.
Dicono in Ferrari che “l’implementazione di un tetto in tessuto e i suoi impatti indiretti sulle geometrie della carrozzeria hanno rappresentato il punto di partenza dello sviluppo aerodinamico dell’auto”. La linea della capote e la sua curvatura sono state dunque oggetto di approfondite analisi, e l’elemento di maggior impatto per la generazione del carico è lo spoiler attivo installato sulla coda. Se a tutto ciò si sommano le qualità di base della struttura e gli immancabili dispositivi elettronici di assistenza alla guida si avrà chiaro il livello di controllo del comportamento dinamico dell’auto in tutte le condizioni, anche le più estreme.
La Roma Spider è costruita sulla medesima scocca in alluminio della versione chiusa e adotta il medesimo V8 biturbo di 3855 cc con potenza di 620 cv/760 Nm (161 cv/litro) vincitore per 4 anni consecutivi del premio “motore dell’anno”: un fenomeno di potenza ed elasticità in grado di erogare l’80% della coppia già a 1900 giri, quanto basta per assolvere anche al compito di assecondare andature adatte al piacere di “passeggiare” con la capote aperta sulle più belle strade panoramiche. Ciò detto, sarà bene ricordare che con questo propulsore la Roma Spider può raggiungere (ove consentito) i 320 km/h passando da 0 a 100 in 3,4 secondi (9,7 per i 200). Sulle prestazioni dunque non influisce l’incremento di peso di 84 kg (per un totale di 1.556) imposto dall’irrobustimento della scocca. Se a tutto ciò si sommano le qualità del cambio doppia frizione DCT a 8 rapporti e gli immancabili dispositivi elettronici gestiti attraverso il mitico manettino, si avrà chiaro il quadro di un’auto capace di esaltare al meglio non solo lo stile, ma anche il comportamento dinamico e il piacere di guida.
Al di là delle prestazioni, rappresenta un valore aggiunto la capacità di questa Ferrari di rivelarsi compagna ideale anche per viaggi più lunghi, accompagnati dalla colonna sonora del caratteristico sound del V8 biturbo. In questa ottica vanno apprezzati anche i due posti posteriori collegati con il vano baule, il capiente bagagliaio e la connettività wireless garantita da Android Auto e Apple CarPlay. Tra le soluzioni volte a enfatizzare la versatilità dell’auto vale la pena ricordare anche i sedili riscaldati e regolabili elettricamente. L’abitacolo, del resto, è tagliato sul modello della coupé, con due cellule dedicate a pilota e passeggero e la possibilità di utilizzare un doppio display. Tutto ciò che riguarda strumentazione e comandi è inalterato e in conformità alla filosofia “occhi sulla strada, mani sul volante” che Ferrari ha adottato da tempo.