Lo schizzo di stile del progetto Trinity alla quale Volkswagen sta lavorando e che adotterà la nuova piattaforma SSP. Sarà dotata delle batterie allo stato solido alle quali la consociata PowerCo sta lavorando con la QuantumScape.

Volkswagen: pronta la batteria allo stato solido che dura 500mila chilometri perdendo solo il 5%

di Nicola Desiderio
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Volkswagen ha annunciato che i primi prototipi di batteria allo stato solido hanno superato i test di durata mantenendo il 95% di efficienza dopo oltre mille cicli di ricarica. Questo vuol dire che, per un’auto che ha un’autonomia di 500-600 km, possono tranquillamente durare mezzo milione di chilometri perdendo solo il 5% di autonomia effettiva.

Tali risultati sono stati conseguiti dalla PowerCo, la società interna al gruppo tedesco che ha sede a Salzgitter e si occupa di sviluppare e industrializzare le batterie, e vanno ben oltre gli obiettivi iniziali che avevano fissato nel 20% di perdita dopo 700 cicli di ricarica l’obiettivo minimo da raggiungere. L’annuncio è invece arrivato dalla QuantumScape all’interno della lettera di commento ai risultati finanziari del terzo trimetre 2023 per la società di San José con la quale Volkswagen collabora dal 2012 per lo sviluppo delle celle allo stato solido.

QuantumScape, fondata nel 2010 da Jagdeep Singh (che ne è ancora l’amministratore delegato), Timothy Holme (CTO) e da Friedrich Prinz (CSA) professore all’Università d Stanford, ha 850 dipendenti, dal 2020 è quotata dal NASDAQ e tra i suoi investitori ci sono anche pezzi grossi della finanza come Vanguard, Capricorn, Blackrock, BNP Paribas, Morgan Stanley, etc. Tra quelli invece della prima ora c’è Bill Gates che nel 2010 aiutò il terzetto dei fondatori a sviluppare la loro tecnologia di batteria allo stato solido metallico che sfrutta il litio nell’elettrolita e una struttura a 24 strati senza anodo con separatori ceramico-polimerici.

Volkswagen ha investito complessivamente 300 milioni di dollari in due tranche, una da 100 milioni nel 2018 e una da 200 milioni nel 2020, che ne fa il maggiore azionista. I risultati conseguiti da PowerCo e QuantumScape segnano un caro punto a favore di Volkswagen nella corsa verso le batterie allo stato solido con la possibilità di battere in volata tutti gli altri grandi costruttori europei, americani, giapponesi e coreani, che non prevedono di introdurla sul mercato prima del 2027, mentre è difficile capire quanto avanti siano i cinesi, in particolare CATL e BYD, come affermato da Jagdeep Singh (foto sotto).

«Mentre dobbiamo lavorare di più per portare questa tecnologia sul mercato – ha dichiarato il ceo e co-fondatore di QuantumScape – noi non sappiamo di altre batterie automobilistiche al litio metallo che hanno mostrato una tenuta così elevata di energia a fronte di un numero di cicli paragonabile sotto condizioni comparabili. Siamo felici di lavorare a stretto contatto con il gruppo Volkswagen e PowerCo per industrializzare questa tecnologia e portarla sul mercato il prima possibile».

Ovviamente entusiasta il commento di Frank Blome (foto sotto): «I risultati di questo sviluppo – ha dichiarato il ceo di PowerCo – potrebbero essere una cella che permette grandi autonomie, può essere ricaricata super sapidamente e in pratica non invecchia». Com’è noto, PowerCo ha un budget enorme (oltre 20 miliardi) per costruire il sistema composto da 6 gigafactory (tre delle quali in Europa e già in costruzione) con 240 GWh di capacità che Volkswagen vuole impiantare e l’obiettivo è sfruttare celle unificate che nel 2025 permetteranno di abbattere i costi del 50%. Le batterie allo stato solido dovrebbero debuttare sulla nuova piattaforma SSP alla quale la Volkswagen sta lavorando con il progetto Trinity.

Quanto alla batteria allo stato solido, restano da condurre ulteriori test e trovare il modo migliore di produrle al fine di standardizzarne i processi, garantirne la qualità necessaria e ottimizzarne i costi. Dal punto di vista tecnologico, la QuantumScape ha l’obiettivo di sviluppare celle allo stato solido che permettano di ricavare batterie con una densità volumetrica di 1 kWh/litro e gravimetrica di 350 Wh/kg con una velocità di ricarica inferiore a 15 minuti per passare dal 10% all’80%. Questo vuol dire una batteria da 100 kWh che pesa 350 kg (oggi siamo al doppio), ha un volume di soli 100 litri e in un quarto d’ora incamera energia per 4-500 km.

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Venerdì 5 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 07-01-2024 10:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA