«L'intenzione era abbastanza chiara, qualcuno si spoglia e posa per te... Mi tolsi i vestiti e le scarpe, poi mi tolsi il reggiseno. Eravamo nella posizione del missionario...». La pornostar Stormy Daniels era la testimone più attesa del processo a Donald Trump e non ha deluso le aspettative, raccontando in aula per oltre due ore i particolari piccanti della notte di sesso che il tycoon continua a negare e mettendo in evidente imbarazzo l'ex presidente di nuovo in corsa per la Casa Bianca. Lui, seduto a pochi metri di distanza, è rimasto quasi sempre impassibile, lanciandole solo qualche occhiata all'inizio e scuotendo la testa quando ha parlato di Melania. Lei, abituata a calcare vari tipi di palcoscenico, era invece perfettamente a suo agio e un fiume in piena, tanto che l'accusa le ha chiesto ripetutamente di parlare più lentamente.
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Il processo
Al centro del processo i 130 mila dollari pagati alla pornostar perché non rivelasse quell'incontro che avrebbe danneggiato la candidatura di Trump alla vigilia delle elezioni del 2016.
Il racconto
A cena lei gli chiese di sua moglie Melania - che aspettava un figlio - dicendogli che era molto bella. «Non dormiamo nella stessa stanza», si sentì rispondere. Poi le prospettò la possibilità di partecipare al popolare show che conduceva allora, The Celebrity Apprentice, e di fronte ai suoi timori di perdere alla prima puntata danneggiando la propria carriera le offrì di farle avere in anticipo le domande. «Mi ricordi mia figlia (Ivanka, ndr) perché è intelligente, bionda e bella e la gente la sottovaluta», le disse. Il salto dalla cena alla camera da letto fu rapido. «L'intenzione era abbastanza chiara... Si mise in piedi tra me e la porta. Non in modo minaccioso», e quando lei uscì dal bagno «lui era semplicemente sul letto». Dopo aver fatto sesso, Stormy se ne andò «il piu' velocemente possibile» e raccontò l'episodio solo «a pochissime persone».
L'offerta
«Perché mi vergognavo di non aver fermato» la cosa, ha aggiunto, precisando che Trump comunque non espresse preoccupazioni per Melania né le chiese di tenere la cosa riservata. I due si frequentarono per un po' (senza sesso nonostante le presunte avances del tycoon), poi interruppero i rapporti dopo che sfumò l'ipotesi Apprentice. Nel 2016 le arrivò l'offerta di 130 mila dollari per il suo silenzio con un accordo sotto falsi nomi, che ha detto di aver accettato anche per le minacce ricevute in precedenza. Gli avvocati di Trump hanno cercato di demolire la credibilità di Stormy, sostenendo che non fosse certo una donna disinteressata. Ma le sue conferme rafforzano il castello accusatorio. E quella notte di sesso ormai è entrata nell'immaginario collettivo, non solo americano.
Rinviato il processo sui documenti
Il processo sui documenti riservati di Trump in Florida è stato rinviato a tempo indeterminato. La giudice Aileen M. Cannon, riferisce il Washington Post, ha annullato la data d'inizio prevista del 20 maggio del procedimento a carico di Trump, accusato di aver trattenuto documenti riservati dopo aver lasciato la Casa Bianca e di aver ostacolato gli sforzi del governo per riaverli. La giudice ha aggiunto che non avrebbe potuto fissare una nuova data fino a quando una serie di questioni preliminari al processo non fossero state risolte.