Uno dei due Powerstar del team Petronas De Rooy Iveco che partecipano alla Dakar insieme ad un Trakker. Tutti e 3 i mezzi montano un turbodiesel 6 cilindri 13 litri della FPT da oltre 1.000 cavalli

Iveco alla Dakar con il team Petronas De Rooy per vincere tra i camion

di Nicola Desiderio
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Ci sarà un mostro che nei prossimi giorni si agiterà nel deserto dell’Arabia Saudita alla caccia di un successo che già due volte non le è sfuggito. È il Powestar del team Petronas De Rooy Iveco che anche quest’anno è accreditato come uno dei maggiori pretendenti alla vittoria nella categoria truck al Rally Dakar che, come è noto, si svolge anche quest’anno nel paese mediorientale.

Il team, nato nel 2011 e da allora presenza fissa alla Dakar (tranne che nel 2018), ha vinto nel 2012 e nel 2016 salendo altre tre volte sul podio dimostrando di essere dunque vincente e, in ogni caso, costantemente competitivo. Petronas De Rooy Iveco si ripresenta quest’anno con due Powerstar e un Trakker, veicolo con il quale la squadra italo-olandese iniziò il proprio sodalizio, anche se la prima partecipazione di Iveco alla Dakar risale addirittura al 1979 come veicolo di supporto prima di entrare nella gara vera e propria. Anche il nome De Rooy non è certo nuovo a chi segue questo genere di corse. Gerard De Rooy, oltre ad aver conquistato le due vittorie succitate al volante del camion che porta anche il proprio nome, è il figlio di quel Jan De Rooy che vinse anche lui la Dakar nel 1987, sempre nella categoria camion e al volante di un olandese DAF.

Tanto per cambiare, tutto olandese il parterre dei piloti. A guidare i due Powerstar Pro ci saranno Janus Van Kasteren, arrivato 6° nell’edizione del 2020, e Victor Versteijnen mentre al volante del Trakker ci sarà Mitchel Van Den Brink che nel 2019 debuttò come pilota meccanico a soli 17 anni e, secondo gli annali, è il più giovane partecipante mai arrivato alla Dakar. Il padre parteciperà alla sua ennesima edizione con un Powerstar del team Mammoet Rallysport Team De Rooy Iveco. Tutti questi mezzi sono spinti dallo stesso motore denominato Cursor 13: un diesel 6 cilindri in linea turbocompresso da 12,9 litri di cilindrata che nella versione di serie, anche per utilizzi marini, eroga al massimo 800 cv e che in quella da corsa supera invece i 1.000 cv. Questi motori proveranno in gara il nuovo lubrificante Urania di Petronas e sono stati sviluppati da FPT, la consociata di Iveco.

Per l’azienda di veicoli commerciali italiana si tratta anche, in un certo senso, anche di un nuovo debutto visto che dallo scorso novembre non fa ufficialmente più parte del gruppo CNH Industrial, ma diventa di fatto una holding che racchiude diverse realtà – oltre ai camion e ai veicoli commerciali e a FPT, anche i bus, Astra, Magirus e il ramo Defence Vehicles per rifornire le forze armate – è pronta a camminare con le proprie gambe entrando anche in borsa con l’obiettivo di raccogliere nuova liquidità e di raggiungere nuovi traguardi di vendita e finanziari con un incremento di fatturato nel 2026 del 40% rispetto ai livelli del 2019. Per la borsa l’esordio è per il 3 gennaio, per la Dakar si inizia 2 giorni prima con lo stesso obiettivo: vincere.

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Domenica 2 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 17:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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