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Il progetto realizzato con LifeGate ha coinvolto 400 studenti nelle scuole superiori di Roma, Torino, Milano, Verona e Firenze per far conoscere le caratteristiche della mobilità del futuro e sfatarne i “falsi miti”. Le emozioni della maggiore gara elettrica mondiale sono il premio per gli alunni che si sono distinti in questo percorso didattico molto tecnologico
L’appuntamento europeo del 2035, quello che prevede lo stop ai motori endotermici sulle auto nuove in vendita, troverà i giovani italiani preparati ad accogliere l’innovazione dell’elettrico. O almeno sarà certamente così per i 400 studenti delle scuole superiori di 5 città – Roma, Torino, Milano, Verona e Firenze - che hanno partecipato a E-ducation 2.0, il progetto didattico-educativo realizzato da Jaguar Land Rover (JLR) Italia con la società benefit LifeGate e dedicato proprio alla Generazione Z.
L’obiettivo è preparare i guidatori di domani – anche molto prima del 2035 – a conoscere le caratteristiche dei nuovi motori elettrici e a sfatare quei “falsi miti” che spesso ostacolano il cambiamento. È vero che non ci sono colonnine di ricarica? O che l’autonomia di un’auto elettrica non è mai sufficiente? E che la batteria non si ricicla?
“L’Italia ha poche colonnine in assoluto, ma è uno dei Paesi europei che ne ha di più in rapporto al numero di auto elettriche in circolazione”, ha sottolineato Marco Santucci, CEO di Jaguar Land Rover Italia. “Certo, siamo indietro sulla vendita di auto elettriche, il costo è ancora un ostacolo. Ma ogni tecnologia nuova è costosa all’inizio. Più cresce l’adozione, più si abbattono i prezzi. E c’è l’occasione di creare un’industria nazionale innovativa”.
Quanto all’autonomia, è un tema per qualunque veicolo: anche le auto a benzina devono fermarsi al distributore. I tempi di una ricarica elettrica sono diversi, ma la tecnologia Fast charge è una prima risposta. E poi c’è un nuovo modo di concepire il viaggio, allungando la sosta per dare tempo alla ricarica dell’auto. Un modo più slow e easy di vivere che anche i giovani studenti hanno immaginato tracciando la loro visione della smart city - e anche dell’autogrill del futuro.
Sulla questione della batteria, Santucci ha evidenziato: “È uno dei falsi miti più diffusi. Una batteria usata può avere una nuova vita come sistema di accumulo per il fotovoltaico degli edifici, residenziali o commerciali. Non molti sanno che non si deve affatto buttare”.
Per questo l’attività educativa è il pilastro del cambiamento. “La conoscenza è libertà”, ha detto Santucci, “e a 18 anni si ha una mente pronta ad apprendere e con molti meno pregiudizi rispetto a un adulto. Di qui il progetto di Jaguar Land Rover Italia rivolto alle scuole. Siamo orgogliosi che questo sia un programma tutto italiano e promosso da un brand che certo non vende auto per i neo-patentati”.
L’iniziativa didattica E-ducation 2.0 è la seconda fase del progetto E-ducation di Jaguar Land Rover Italia e ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. E-ducation è stato portato nelle scuole anche grazie al sostegno di insegnanti capaci di guardare a un nuovo modo di fare didattica e di inserire nei programmi la sensibilizzazione sul cambiamento climatico.
Durante il percorso educativo E-ducation 2.0 gli studenti sono stati coinvolti a riflettere e a creare: questa la formula vincente del progetto. Accanto ai contenuti della pubblicazione Jaguar Land Rover Italia “Sfatiamo le Fake News sull'auto elettrica – Atto secondo”, i ragazzi sono stati stimolati con una modalità dinamica e interattiva di apprendimento, che include le tecnologie cui i ragazzi sono perfettamente abituati. Tra queste, le escape room digitali, una dedicata a Smart cities e mobilità sostenibile e l’altra alle Fake news sulla mobilità elettrica, direttamente fruibili da pc nell’aula di informatica delle scuole superiori interessate, dove gli studenti sono stati messi alla prova tramite quiz, giochi didattici e cacce al tesoro. In seguito, in base alle nozioni acquisite durante il primo incontro e ad approfondimenti condotti in autonomia, gli alunni hanno dovuto realizzare un video su quelle che saranno, secondo loro, le prerogative della mobilità nella città ideale.
Gli ideatori dei video più interessanti sono stati invitati ad alcune delle gare della Formula E, per vivere a bordo pista le emozioni delle corse con le monoposto a batteria e sperimentare il divertimento delle gare elettriche – un modo, anche questo, di avvicinare i giovani ai motori di nuova generazione, come ha sottolineato uno degli studenti.
Jaguar, brand dal Dna sportivo e molto attento a innovazione e sostenibilità, partecipa alla Formula E a testimonianza della sua mission verso la mobilità elettrica. Il marchio Jaguar produrrà dal 2025 solo veicoli elettrici; gli altri brand del gruppo JLR avranno comunque delle versioni elettrificate in gamma. Inoltre, entro il 2035, JLR sarà net-zero, ovvero compenserà tutte le emissioni legate alle sue auto – dalla materia prima all’utilizzo su strada – in modo che le emissioni di CO2 siano alla fine nulle. La tappa intermedia è fissata al 2030, quando JLR dimezzerà la CO2 emessa rispetto ai livelli del 2019.
“Crediamo molto nella sostenibilità e io ne sono il primo paladino”, ha affermato Santucci. “Per me le Jaguar Land Rover coincidono con semplicità, sostenibilità e sicurezza. L’auto elettrica è, infatti, molto più semplice nelle componenti e, per questo meno costosa da manutenere per l’automobilista; è molto più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle auto tradizionali; e apre le porte all’automazione avanzata e alla guida autonoma, che è garanzia di controllo e sicurezza – un altro obiettivo fondamentale per tutti i costruttori, impegnati ad azzerare le morti su strada”. Nella settimana della Formula E, questo traguardo diventa il più bell’obiettivo.